2025-06-11
Prima gli italiani (pure a sinistra)
Elly Schlein ( Imagoeconomica)
Il no alle cittadinanze facili per gli stranieri persino tra chi è andato a votare mette definitivamente a nudo le assurdità ideologiche di Schlein e compagni. Che però non si schiodano e continuano a dare dei razzisti a coloro che sottolineano il problema immigrazione. Secondo Luciano Violante, la sinistra non è riuscita a elaborare una convincente politica dell’immigrazione. E se lo dice l’ex presidente della Camera, che a sinistra milita da una vita (è stato parlamentare del Pci e del Pds, presidente del Forum per le riforme del Pd) c’è da credergli. «Non si può andare avanti solo contestando. Serve una politica sull’immigrazione che la sinistra non ha elaborato. Ma non soltanto in Italia: anche in Germania, in Francia, in Olanda, negli Stati Uniti». Tuttavia, per un Violante che parla chiaro e commenta in maniera netta, senza sconti, i risultati del referendum sulla cittadinanza, c’è un esercito di compagni che ripetono la solita filastrocca. La destra è ideologica e blocca riforme necessarie come quella sulla cittadinanza agli stranieri. Evidentemente, il voto di domenica e lunedì, con quel 35 per cento di no allo sconto per consentire agli immigrati di acquisire il diritto di voto, non è bastato a chiarire le idee alla sinistra sulla percezione degli italiani.Del resto, io stesso, commentando lunedì in tv i risultati del referendum, mi sono reso conto di come, nonostante i dati la smentiscano, la sinistra rimanga aggrappata ai suoi convincimenti, senza sentir ragioni e soprattutto senza ascoltare il sentimento dell’opinione pubblica. È bastato infatti che opponessi ai ragionamenti sull’accoglienza le cifre sulla criminalità, perché in studio succedesse il finimondo, con un furente Claudio Martelli e una scatenata Benedetta Scuderi a impedirmi di continuare il mio intervento, accusandomi di propalare falsità. Eppure, le statistiche su rapine, scippi e stupri parlano chiaro. Così come sono nette le rilevazioni fatte recentemente dal Censis, istituto che certo non può essere considerato di parte. Secondo il centro fondato da Giuseppe De Rita, il 75 per cento degli italiani (l’81 fra le donne) è convinto che passeggiare in strada sia più pericoloso rispetto a cinque anni fa e il 67 per cento delle persone di sesso femminile ha paura a rientrare a casa la sera tardi. Come si fa dunque a non capire che il tema dell’immigrazione va di pari passo con la sicurezza? Gli italiani non sono razzisti, ma se l’arrivo di molti stranieri ha coinciso con la crescita di un sentimento di paura, alimentato da quella che i ricercatori classificano come piccola criminalità, non si può continuare a dire che la destra soffia sul fuoco e negare l’evidenza. Il 40 per cento di detenuti di origine straniera non è una percezione: è la realtà. E non si può certo sostenere che i migranti dietro le sbarre siano discriminati, perché tutti quanti sappiamo quanto le toghe siano di manica larga quando hanno a che fare con gli stranieri.Eppure, per i Martelli noi dovremmo accogliere più extracomunitari, «perché ne abbiamo bisogno». E a questo proposito, oltre a lodare la sua legge, varata oltre 30 anni fa, l’ex ministro ha citato il caso dei tranvieri di Milano. Guidare un mezzo pubblico è troppo stressante, ha spiegato: gli italiani non lo vogliono più fare e se ne vanno. Dunque, per guidare il tram ci dovremmo affidare agli extracomunitari. Idea bizzarra, in un Paese dove si continua a parlare di poveri e di disoccupati. Idea che, come mi hanno scritto alcuni lettori, i quali hanno seguito la trasmissione, denota la distanza tra un ceto politico progressista e l’opinione pubblica. Se gli italiani rinunciano a guidare il tram non è perché siano stressati, ma perché lo stipendio non compensa lo sforzo e i turni di notte e della mattina presto. Basterebbe pagare di più i conduttori e non avremmo penuria di tranvieri. Certo, per aumentare i salari (cosa di cui dovrebbe occuparsi la Cgil invece di inseguire inutili referendum a scopi politici) forse sarebbe il caso che tutti pagassero il biglietto. Soprattutto quegli stranieri che salgono su treni e bus pretendendo che sia gratis e quando qualche controllore li ferma usano il coltello. Ma questo per i compagni non si può dire. È una falsità. Meglio parlare di cittadinanza e dire che gli italiani, di destra, sono razzisti.
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