2023-08-18
In partenza il piano per salvare Eurovita. Ma la francese Axa rifiuta di partecipare
Il gruppo non ha preso parte ai negoziati. Gli altri attori coinvolti però fanno pressing. Crédit Agricole fornirà la linea di credito.C’è un assente illustre al tavolo del salvataggio Eurovita. L’operazione «di sistema» che dovrà mettere in sicurezza i 353.000 clienti per oltre 15 miliardi di euro di polizze è partita ufficialmente lo scorso 30 giugno con la presenza di tutti, ma proprio tutti, i soggetti coinvolti. Restano fuori solo un paio di istituti piccoli con una esposizione del tutto marginale alle polizze Eurovita. E Axa, il colosso assicurativo francese che pure in Italia ha una presenza importante, fa lucrosi affari nella bancassicurazione e di Eurovita era anche partner per alcuni prodotti con garanzia di entrambe le compagnie (polizze legate a mutui e prestiti bancari).La compagnia francese, come ha scritto anche Verità&Affari, avrebbe declinato l’invito nella fase iniziale del negoziato, nei mesi scorsi. Ma mentre il piano di salvataggio prende forma, la cinque compagnie che prenderanno i clienti del gruppo in dissesto -Generali, Unipol, Intesa vita, Poste vita, Allianz - hanno ripreso il pressing, anche presso le controparti istituzionali, per arrivare a un coinvolgimento pure di Axa.La compagnia transalpina è anche l’unico tra i grandi gruppi stranieri che operano in Italia a essere rimasto insensibile ai richiami di Mef, Bankitalia e Ivass. Allianz, come detto, è una delle compagnie che si farà carico si una parte dei clienti e degli asset di Eurovita. Il gruppo tedesco, guidato in Italia da Giacomo Campora, ha comunque messo dei paletti precisi al proprio intervento. Tra questi, una esposizione non superiore al 10% del totale fino a un massimo di 120 milioni di euro.Crédit agricole, che di Eurovita era uno dei partner bancari per la distribuzione delle polizze, fa parte del pool di banche (con Mps, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e Bper) che fornirà la linea di credito da 5 miliardi necessaria a garantire i riscatti dei clienti.Axa in Italia ha un accordo di bancassicurazione con Monte dei Paschi ed è stato il principale sottoscrittore privato dell’ultimo aumento di Mps con circa 200 milioni. Il gruppo francese è diventato dopo l’aumento il secondo azionista dietro al ministero dell’Economia con una quota dell’8%. Nel febbraio scorso ha venduto tutta la quota, realizzando una plusvalenza di oltre 30 milioni. Axa aveva anche accordi di partnership con Eurovita, in particolare per prodotti denominati Cpi prestito e Prestito protetto. Si tratta di polizze di polizze legate a prestiti o mutui bancari per i quali ciascuna compagnia copriva una parte dei rischi.A testimoniare l’impegno dei gruppi assicurativi per il salvataggio c’è l’inserimento nel board della newco che rileverà i contratti di Eurovita dei top manager delle cinque compagnie. Il presidente sarà infatti Giancarlo Fancel, a capo di Generali Italia. Fancel sarà affiancato come vicepresidente da Matteo Laterza, amministratore delegato di Unipolsai e uno dei manager più vicini al numero uno del gruppo, Carlo Cimbri. In consiglio anche Andrea Novelli, ad di Poste vita. Nicola Fioravanti, amministratore delegato di Intesa vita e presidente di Intesa Sanpaolo assicura. E Campora, l’ad di Allianz Italia. Ai primi due spettano i poteri di rappresentanza della società, per rispecchiare anche il maggiore impegno delle due compagnie come «capofila» dell’operazione di sistema per il salvataggio di Eurovita.L’allargamento della compagine di compagnie che si farà carico del salvataggio è una ipotesi già prevista negli accordi dello scorso 30 giugno. Anche per ridurre i profili di rischio del progetto. Secondo uno stralcio del verbale del cda di Allianz Italia che lo scorso 27 giugno ha approvato il coinvolgimento della compagnia nel salvataggio, il gruppo presieduto in Italia dall’ex Generali Sergio Balbinot, su indicazione della capogruppo Allianz, ha messo dei limiti stringenti alla sua partecipazione. In particolare, riporta il verbale, «la partecipazione al progetto per una quota massima del 10% e per una esposizione massima di 120 milioni». Il riferimento della quota è al progetto di salvataggio nel suo complesso e non alla partecipazione al capitale della newco appena costituita, nella quale Allianz ha il 20% come le altre quattro compagnie.La newco, costituita lo scorso 3 agosto nello studio milanese del notaio Marchetti, è ancora inattiva. Diventerà pienamente operativa in settembre. Prima, deve arrivare la messa in liquidazione di Eurovita della quale Cronos vita acquisirà parte degli asset. E l’ottenimento delle licenze da parte dell’Ivass. Dopo la pausa agostana arriverà a Cronos vita anche Alessandro Santoliquido. Il manager, che ha gestito Eurovita come commissario fin dal gennaio scorso, andrà a ricoprire il ruolo di direttore generale. Al suo posto l’Ivass ha nominato come commissario Sandro Panizza, finora nel comitato di sorveglianza della gestione commissariale e manager di lungo corso del settore assicurativo con ruoli di primo piano in Generali, Alleanza e Intesa.