2025-05-21
Non bastava il blackout elettrico: guasto pure alle linee telefoniche
In tilt Valencia e la regione basca: «Colpa di lavori di aggiornamento». Poi il ripristino.Appena tre settimane dopo il blackout elettrico che aveva messo in ginocchio l’intera Spagna, ieri un’altra grave interruzione ha lasciato per diverse ore senza linea fissa e Internet tutte le Province autonome servite dall’operatore Telefónica. Otto di queste, Paesi baschi, Estremadura, Comunità valenciana, Aragona, Galizia, Isole Canarie e Isole Baleari non riuscivano ad avere nemmeno accesso a servizi essenziali come il 112. A causare l’interruzione sono stati i lavori di ammodernamento della Rete. «Abbiamo riscontrato un incidente con uno dei router, che ha avuto ripercussioni sui servizi di alcune aziende e servizi pubblici», ha spiegato ieri mattina Sergio Sánchez, direttore operativo di Telefónica con i suoi due marchi coinvolti, Movistar e O2. Gli utenti di società come MásMóvil, Orange o Vodafone non hanno invece avuto problemi, tranne che nei casi dove erano stati contrattati con il gruppo di Tlc servizi di linea fissa all’ingrosso, perché le loro Reti non riescono a raggiungere i clienti. Il ministero per la Trasformazione digitale e la Funzione pubblica, guidato da Óscar López Águeda, ha fatto sapere di «aver monitorato la situazione, chiedendo informazioni precise e previsioni temporanee di soluzione».Secondo i dati della Commissione nazionale per i mercati e la concorrenza (Cnmc), Movistar gestisce una linea in fibra ottica su tre (33,8%), con una rete di 5,6 milioni di connessioni. Le interruzioni erano iniziate poco dopo le 3 del mattino e alle 12.30 il guasto risultava risolto quasi ovunque, meno che nelle Baleari e nelle Canarie. In quelle ore i disagi sono stati parecchi, anche perché i cittadini non erano stati preavvisati dei lavori in corso. Il 71% dei problemi segnalati era dovuto alla mancanza di una connessione Internet fissa, il 16% alla mancanza di segnale e il 13% a un blackout totale. In quasi tutte le Comunità autonome sono stati colpiti i servizi di emergenza, che hanno impedito o reso difficoltosa la comunicazione. Le risposte agli utenti erano che «il sistema non può elaborare la richiesta di servizio in questo momento», e si invitavano gli utenti a riprovare più tardi. I numeri alternativi attivati non erano a conoscenza dell’intera popolazione, e nemmeno la possibilità di contattare il 112 tramite la polizia locale, quella nazionale, la Guardia civil o i Vigili del fuoco. A Madrid, oltre a interruzioni della connessione Internet alcune farmacie hanno notato problemi con le prescrizioni e i pagamenti elettronici.Antonio Sanz Cabello del Pp, ministro della Presidenza, dell’Interno, del Dialogo sociale e della Semplificazione amministrativa dell’Andalusia ha espresso «allarme» e «preoccupazione» per «il continuo caos nei servizi pubblici. In Spagna stanno accadendo cose che ci lasciano perplessi e dimostrano il caos e la gestione disastrosa di questo governo», ha affermato.Telefónica è un’altra delle società finite sotto controllo di Pedro Sánchez, che aveva acquistato il 10,1% delle sue azioni per circa 2,1 miliardi di euro con l’obiettivo di impedire che la Saudi Telecom Company, che deteneva il 9,9% del capitale di Telefónica, ne diventasse il maggiore azionista. A gennaio, attraverso la Società statale di partecipazioni industriali (Sepi), il governo aveva licenziato il presidente José María Álvarez-Pallete sostituendolo con l’ingegnere socialista Marc Murtra, fino a quel momento alto dirigente di Indra, azienda controllata anch’essa dalla Sepi con il 28% del capitale. «Nulla sfugge all’interesse del Psoe nel diffondere il sánchismo, anche se ciò avviene a scapito del prestigio di una delle aziende che è un marchio spagnolo all’estero e leader internazionale nel suo settore», tuonò Cuca Gamarra del Pp. Dopo la nomina di Murtra, le azioni di Telefónica scesero del 2,72% rendendolo il titolo con la performance più bassa, mentre le azioni di Indra aumentarono del 3,6% in seguito alla partenza dell’ingegnere con stretti legami con il Partito socialista catalano (Psc) e vicino al Psoe.
Volodymyr Zelensky (Ansa)