2023-10-11
Niente risoluzione unica in Aula. L’opposizione rischia la figuraccia
Nessun testo unitario col governo. Dem, M5s e Avs insieme solo per il rotto della cuffia.Poteva essere l’occasione per un sussulto di unità nazionale di fronte all’ennesimo attacco alla civiltà occidentale, e invece è andata diversamente. L’informativa del ministro degli Esteri Antonio Tajani, ieri in Parlamento, sull’attacco di Hamas a Israele è stata accompagnata, secondo regolamento, dalle risoluzioni delle varie forze politiche. Che mai come in questo caso avrebbero potuto fare un passo indietro e dare vita a una risoluzione unitaria di tutto il Parlamento, a testimoniare la gravità della situazione e l’eccezionalità delle risposte da dare.E invece, a dispetto di quanto era filtrato nelle ore precedenti all’informativa, il documento unico di maggioranza e opposizione è venuto meno, arenandosi sullo scoglio degli aiuti ai palestinesi, che già lunedì è stato all’origine di un caos a Bruxelles, dove nel giro di poche ore la Commissione ha prima annunciato lo stop alle elargizioni di denaro alle autorità palestinesi, per poi dare vita a un brusco dietro-front. La risoluzione del centrodestra, infatti, si è inserita nel solco del primo annuncio della Commissione, sollecitato tra l’altro dalle decisioni annunciate da governi come quello tedesco e austriaco, i quali hanno decretato il congelamento degli aiuti in attesa che siano trovati meccanismi più efficaci di controllo sul reale percorso del denaro, per evitare che vada a finire nelle mani dei terroristi e venga usato per operazioni assassine come quella di sabato scorso. Nel testo del centrodestra, infatti, si chiedeva al governo l’impegno «ad agire per evitare che arrivino fondi a Hamas attraverso canali istituzionali, organizzazioni internazionali o privati che vengano utilizzati per finanziare attacchi terroristici e incitare all’odio verso Israele». Una formula che ha suscitato le forti perplessità del M5s e dei rossoverdi, mentre nel Pd si era profilata una posizione più possibilista, neutralizzata però dal veto degli altri due partiti.Una volta preso atto dell’impossibilità di pervenire a una risoluzione unanime del Parlamento, i veri nodi politici sono venuti al pettine - come spesso capita - nelle fila dell’opposizione, che è riuscita a presentare un testo unitario Pd-M5s-Avs all’ultimo minuto e al termine di una nutrita serie di trattative anche sulle virgole. Era emerso chiaramente fin dal mattino che grillini e rossoverdi avevano intenzione di non pervenire a un testo univoco in favore del diritto di difendersi di Israele, e su queste sfumature si è protratta la discussione sul fronte opposizione. Alla fine la quadra è stata trovata con un compromesso al ribasso, che però nelle premesse ha lasciato una formulazione che in sostanza attribuiva in parte alla politica di Tel Aviv nei territori occupati una parte di responsabilità per l’attacco di Hamas. Non a caso su questa parte, secondo la quale «il processo di pace, negli ultimi anni, è stato messo in grave crisi da iniziative unilaterali da entrambe parti, come i continui attacchi missilistici provenienti da Gaza e l’allargamento, sostenuto direttamente e indirettamente dal governo israeliano in carica, degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania», il governo ha espresso parere negativo. L’unità fallita nella redazione delle risoluzioni è stata in parte ritrovata al momento del voto: il governo - fatta eccezione per il punto poc’anzi citato -ha infatti espresso parere favorevole su tutte le risoluzioni presentate, che sono state quattro: quella del centrodestra, quella di Pd-M5s-Avs, quella di +Europa e quella di Iv-Azione, che non è stata votata però dai rossoverdi (che non hanno votato nemmeno quella del centrodestra).
Gabriele D'Annunzio (Getty Images)
Lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile, con Edoardo Sylos Labini e le musiche di Sergio Colicchio, ha debuttato su RaiPlay il 10 settembre e approda su RaiTre il 12, ripercorrendo le tappe della vita del Vate, tra arte, politica e passioni.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)
Lo stabilimento Stellantis di Melfi (Imagoeconomica)