Italia regina del litio: pro e contro dell'estrazione sotto casa

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  • In questi ultimi anni siamo stati abituati a sentirci spiegare l'importanza dell'indipendenza energetica e del legame, quasi simbiotico, che la lega all’indipendenza dalle materie prime. Da alcuni anni la Commissione Europea sostiene «l’obbligo morale» di aprire nuove miniere sul suolo europeo ed in questo senso ha varato la «Legge europea sulle materie prime critiche»(European critical raw material act) per stabilire dei vincoli al consumo annuo dell'UE di quelle che vengono definite materie prime strategiche.
  • In Italia la storia dell'estrazione di materie prime critiche è antica. Le miniere in Piemonte e Lombardia dove si ottenevano cobalto, zinco e piombo. E la risorsa del litio, nata dalla geotermia in Toscana all'inizio dell'Ottocento.

Lo speciale contiene due articoli.

Al produttore di Ford 4 milioni: un film girato
Giuseppe Conte e Dario Franceschini (Ansa)
  • La Coevolution di Roma ha incassato 13 finanziamenti pubblici per 12 film tra il 2022 e il 2024, ma uno solo di questi è stato davvero girato. E prima ancora durante la pandemia con il governo giallorosso il sistema ha disertato tutti i controlli.
  • Il presunto autore delle musiche di «Stelle della notte» di Rexal Ford nega di averci mai lavorato.

Lo speciale contiene due articoli.

L’allegro bancomat dei film targati Pd
Dario Franceschini (Imagoeconomica)

L’Italia non ha finanziato solo progetti che nessuno vede, ma anche finti registi come il killer di Villa Pamphili. Il pentolone ora è stato scoperchiato, ma i dem rigirano la frittata. Accusano il governo e nascondono la vera causa: il sistema Franceschini.

Sotto la Pergola non ci sono più soldi. Dem colpevoli, ma fanno la commedia
Stefano Massini (Ansa)
Il teatro fiorentino rischia di perdere la qualifica «nazionale». Il direttore artistico Massini, sindaco e stampa progressista se la prendono coi «fascisti» al governo. La realtà è fatta, però, di spese pazze e cattiva gestione.
L’Ue molla un pezzo di Green deal
Ursula von der Leyen (Ansa)
Ppe e Ecr costringono la Von der Leyen a fare un passo indietro sulla direttiva che imponeva la censura alle dichiarazioni ambientali fasulle. Ribera messa all’angolo.
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