2025-11-23
San Paolo, la città specchio del Brasile: un caleidoscopio di colori e contrasti
Veduta aerea di San Paolo (IStock)
Grattacieli e favelas, design e degrado, ricchezza e povertà, parchi e cemento: quando gli opposti attraggono.L'articolo contiene una gallery fotografica.I suoi quartieri sono i nostri paesi, le sue vie le nostre autostrade, i suoi supermercati i nostri centri commerciali. Con un’estensione di 8.000 kmq, San Paolo è la più grande città del Sud America e tra le più grandi metropoli al mondo. Immensa, racchiude gli infiniti contrasti del Brasile: come uno specchio, riflette tutte le appassionanti contraddizioni del Paese.Grattacieli avveniristici e favelas disperate, ricchezza e povertà, design e decadenza, cemento grigio e giardini tropicali multicolore si alternano a raffica, colpendo il visitatore all’istante. Confuso e frastornato, a prima vista resta deluso, pensando che esteticamente c’è di meglio in Brasile e nel mondo di questa sorta di accozzaglia di edifici senza piano regolatore, senza forma, senza senso. Ma deve darsi tempo. Perché l’impressione iniziale, così come il giudizio al primo impatto, cambia, e di netto.Pian piano che si entra nel cuore e ci si sintonizza con il ritmo della città, si capisce che tutto il caos di San Paolo in realtà ha un ordine che non può cambiare e non deve cambiare. Gradualmente si realizza che la capitale brasiliana non è una città unica, ma un insieme di tante città, come un mosaico formato da diversi tasselli; e che non esiste una sola cultura, ma un melting pot di culture.Ci sono gli italiani, i giapponesi, i lituani e gli arabi. E ogni minoranza manifesta le proprie origini negli accenti, nei locali, nei cibi, negli addobbi delle strade a Natale, dando vita ogni giorno, 24 ore su 24, a uno spettacolo «live» strepitoso. È la gente che vive a San Paolo che fa bella la città: 22 milioni di abitanti che, mentre si muovono a ritmo di samba indossando Havaianas, colorano e illuminano una metropoli da vivere e visitare.Girarla tutta e nel dettaglio è impossibile, ma vederne qualche spicchio è esperienza vibrante. La scoperta della città può partire dall’Avenida Paulista, arteria cittadina per eccellenza.È il centro finanziario e vede correre un’infilata di grattacieli firmati da archistar, architetture sconcertanti - come la torre di ricezione di Rede Globo, che sembra una mini Tour Eiffel - e musei di fama internazionale, in primis il Museu de Arte de São Paulo (MaspP, www.masp.com.br). Un colosso di vetro e cemento poggiato su quattro pilastri rossi, opera di Lina Bo Bardi, architetto italiano, e del marito Pietro Maria Bardi, esperto d’arte e primo direttore artistico del museo cui è stato dedicato il nuovo edificio, inaugurato a marzo (2025). All’interno è raccolta una ricca - quasi 10.000 pezzi - collezione di opere dei grandi maestri europei, da Raffaello a Matisse, e latinoamericani, oltre a testimonianze di arte decorativa africana e asiatica. Lo slancio per l’arte e il gusto del bello si ritrova in altra declinazione nelle vie perpendicolari all’Avenida Paulista, dove si nascondono tra la vegetazione locali, ristoranti e alberghi di design.Da non perdere Gula Gula (www.gulagula.com.br): architettura coloniale, esterno con tetto di foglie, atmosfera lounge e cocktail; e il cinque stelle Tivoli Mofarrej São Paulo Hotel (www.tivolihotels.com), con giardino spumeggiante, piscina, spa, colazione da urlo e ristorante&bar Seen panoramico. Al ventritreesimo piano, offre una vista a 360 gradi della skyline. Dalle vetrate si riflettono tutta la grandezza e l’energia della città. Dalla vista al gusto il passo è breve. A tavola è servita cucina nippo-brasiliana: dal sushi al picanha è un trionfo di stile e qualità, un ballo culinario di colori e sapori accompagnato da caipirinha e dj set. Venti minuti di taxi e cambia la scena, ma continua lo spettacolo. Ecco Beco do Batman, quartiere tutto murales, colori, musica ed energia a non finire. E poi c’è il parco di Ibirapuera. Progettato dall’architetto paesaggista Roberto Burle-Marx, è il polmone verde di San Paolo e il ritrovo dei paulisti: per due passi, una corsa, un gelato; per rilassarsi sotto il sole, ammirare il giardino giapponese e gli aironi che si specchiano nel lago.Il centro, la Praça da Sé, la piazza della Cattedrale, è l’esatto opposto di Ibirapuera. Più chiassoso e meno bucolico, è dove si incontrano e scontrano venditori ambulanti, pittori, ex figli dei fiori, senzatetto, turisti, tra una manifestazione e l’altra. Crocevia non propriamente all’insegna della sicurezza, è un altro volto, molto vero e umano, di San Paolo e del Brasile. Info: www.visitbrasil.com. Per i voli, invece, basta cliccare sul sito della Tap, www.flytap.com/it.
Il presidente colombiano Gustavo Petro (Ansa)
L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro (Ansa)