Il 23,4% dei dem fa sfumare il piano di Prodi contro Elly. Crollo a 5 stelle: solo 10,6%. Fdi meglio delle Politiche (27,8%). Fi (10%) sopra il Carroccio (8,8%). Terzopolisti choc: il 4% si allontana. Giù l’affluenza, sotto il 50%.
Il 23,4% dei dem fa sfumare il piano di Prodi contro Elly. Crollo a 5 stelle: solo 10,6%. Fdi meglio delle Politiche (27,8%). Fi (10%) sopra il Carroccio (8,8%). Terzopolisti choc: il 4% si allontana. Giù l’affluenza, sotto il 50%.Ha aspettato a casa, insieme alla sorella Arianna, che le prime proiezioni confermassero il trend degli exit poll, prima di poter festeggiare un grande successo: Giorgia Meloni è la vincitrice assoluta di queste Europee. Bene il Pd di Elly Schlein, benissimo Avs di Bonelli&Fratoianni, crolla il M5s di Giuseppe Conte, maluccio sia Azione di Carlo Calenda che Stati Uniti d’Europa di Matteo Renzi. Vediamo i numeri, sulla base della seconda proiezione di Swg per La7. Fratelli d’Italia si attesta al 28% (prese il 26% alle politiche del 2022 e il 6,5% alle Europee del 2019); il Partito democratico registra una percentuale del 23,7% (19% nel 2022, 22,7% nel 2019); il M5s è inchiodato al 10,4%, (15,4% nel 2022, 17,1% nel 2019) addirittura insidiato da Forza Italia che agguanta il 9,8% (8,1% nel 2022, 8,8% nel 2029). Più indietro la Lega, segnalata all’8,9%, identico risultato del 2022 (34,3% nel 2019). Avs vola al 6,8% (3,6% nel 2022, nel 2022 Europa verde prese il 2,3% e La Sinistra l’1,7%). Stati Uniti d’Europa, la lista di Matteo Renzi, si colloca al 3,7%, mentre Azione di Carlo Calenda al 3,8% (Azione e Italia viva nel 2022 presero insieme il 7,8%). La lista Pace terra e dignità di Michele Santoro viene data al 2,1%; Libertà di Cateno De Luca all’1,4%Fratelli d’Italia dunque è uno dei pochissimi partiti del continente che, pur essendo al governo, cresce rispetto alle Politiche. «Grazie! Fratelli d’Italia si conferma primo partito italiano, superando il risultato delle scorse elezioni politiche», esulta sui social Giorgia Meloni, pubblicando una foto con le dita che fanno il segno della vittoria. Si consolida tutto il centrodestra, con Forza Italia che, al primo giudizio elettorale dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, aumenta i consensi rispetto alle Politiche del 2022 e sorpassa la Lega. A sinistra vanno bene tutti tranne il M5s, che crolla. Il Pd si giova della polarizzazione del voto, che ha visto Elly Schlein duellare con la Meloni, e cresce cannibalizzando i pentastellati di Giuseppe Conte. Lusinghiera l’affermazione di Avs: vedremo se la candidatura di Ilaria Salis sarà stata determinante per la crescita della coppia Bonelli & Fratoianni. Notte di batticuore al centro, si lotta all’ultimo voto per la sopravvivenza politica, con Azione e Stati Uniti d’Europa che trascorrono la notte con la speranza di superare la soglia di sbarramento del 4%, frontiera della sopravvivenza politica.Crolla l’affluenza ai seggi: è sotto il 50%. L’affluenza alle 12 era stata del 25,1%. Nel 2019, quando si votò solo di domenica, il dato delle 19 era del 43,84% degli aventi diritto. Nel 2019, quando si votò solo di domenica, il dato delle 19 era del 43,84%, mentre l’affluenza definitiva fu del 54,5%. Alle Politiche del 2022, ha votato il 63,81% degli elettori.Nel dettaglio delle varie regioni, alle 19 quelle dove si è registrato il maggiore afflusso alle urne sono state l’Umbria e l’Emilia-Romagna dove alle 19 ha votato oltre il 50% dei residenti, mentre all’ultimo posto si è classificata la Sardegna con il 29%. Sempre alle 19, la circoscrizione con il maggior numero di persone che hanno votato è stata quella Nord Occidentale (Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta), con il 47,6% mentre il fanalino di coda è stata la circoscrizione insulare (Sicilia e Sardegna) con appena il 29%. Nella circoscrizione Italia meridionale alle 19 ha votato il 33,4%; in Italia Centrale il 43,2%; in Italia Nordorientale il 45,48%. Alle 19, a Roma ha votato il 36,7% degli aventi diritto, a Milano, il 45,4%, a Napoli il 32%.Nessun particolare problema per quel che riguarda lo svolgimento delle operazioni di voto, con alcuni episodi da registrare. In Campania alcuni elettori sono stati denunciati per avere scattato la foto alla scheda elettorale all'interno della cabina. Problema ai seggi alle elezioni amministrative di Torrazza Piemonte, nel Torinese, dove un cittadino ha ricevuto una scheda già compilata con tanto di croce sul simbolo e preferenza. Il presidente di seggio ha quindi ordinato un riconteggio delle schede.Umberto Bossi, il fondatore della Lega che aveva annunciato che avrebbe scelto Forza Italia, ha votato nel seggio allestito nella scuola di via Fabriano a Milano; «Non ha detto niente di particolare, ci ha solo salutato facendo dei cenni», ha raccontato all’Ansa Paola Manfredini, presidente del seggio. Bossi, in carrozzina e in camicia scura, senza il fazzoletto verde con cui invece si era presentato dieci giorni fa in Regione Lombardia per ritirare il premio Rosa camuna, è arrivato al seggio con il figlio Renzo e con il suo storico assistente. La notizia che avrebbe votato in quel seggio era già circolata. «Sapevamo che sarebbe venuto a votare», ha aggiunto la Manfredini, «avevamo controllato anche le liste, quindi lo aspettavamo. L’ho trovato bene, ed era tranquillo, non agitato. È comunque una persona di 83 anni».
Non sapendo dove prendere le risorse per il Paese invaso, la Commissione riesuma il salva Stati, la cui riforma è bloccata dal veto di Roma. Poi mette l’elmetto pure alla libera circolazione e lancia la «Schengen militare».
Come non averci pensato prima? Alle «tre strade senza uscita» per dare soldi all’Ucraina elencate da Giuseppe Liturri pochi giorni fa su questo giornale se ne aggiunge una quarta, ancor più surreale, resa nota dalla Stampa di ieri. Ursula von der Leyen avrebbe proposto di utilizzare «a fondo perduto» per Kiev le giacenze del famigerato Mes, il Meccanismo europeo di stabilità la cui riforma è di fatto bloccata dalla mancata ratifica parlamentare del nostro Paese.
Cibo italiano farlocco
Il market di Bruxelles vende imitazioni delle nostre specialità. Come la carbonara (in vasetto). Il ministro: «Subito verifiche».
Verrebbe da dire: Ursula, spiegaci questa. Perché nei palazzi dell’Ue si spaccia una poltiglia in vasetto definita Carbonara che è a metà strada tra un omogeneizzato e una crema da notte? Va bene che la baronessa von der Leyen pecca per abitudine in fatto di trasparenza - dai messaggini sui sieri anti-Covid con Albert Bourla della Pfizer costati una valanga di miliardi fino alla corrispondenza con i generali tedeschi, senza contare il silenzio sulla corruzione in Ucraina - ma arrivare a vendere nel «suo» supermarket il falso cibo italiano pare troppo. Anche se sappiamo da tempo che l’Ue è tutta chiacchiere e distintivo, in questo caso falso.
Il Parlamento europeo (iStock). nel riquadro, la copertina del libro di Gabriele Guzzi
Alcuni esponenti del centrodestra hanno cambiato registro: parlano come Elsa Fornero.
Eurosuicidio è il titolo di un gran bel libro scritto da Gabriele Guzzi con prefazione di Lucio Caracciolo sull’impatto dell’Unione europea rispetto alle crisi in corso. Un’analisi severa e puntuale, dove i dati reggono le tesi che conducono all’arrivo: l’Europa non è in crisi, è la crisi.
La Commissione rivede al ribasso la crescita dell’Italia nel 2025 (+0,4%) e gli «strilloni» anti-governo ghignano: «Fanalino». Ma le stime dei burocrati sono spesso fallaci. E il nostro Pil pro capite supera quelli della Germania e della Francia del debito.
Tutti a parlare del fatto che le previsioni di crescita per il 2025 relegano l’Italia a fanalino di coda. Ah, le previsioni arrivano dalla Commissione europea. Che quattro volte l’anno ci offre le sue analisi sul passato e le sue previsioni per il futuro. A febbraio sono pubblicate le previsioni invernali. A maggio quelle di primavera. A settembre quelle estive. E a novembre quelle di autunno. E sono queste quelle che molti quotidiani italiani hanno commentato ieri. Il faro era puntato sulla bassa crescita. Che è una realtà indiscutibile.




