I nostri club sono tutti in corsa, perciò svettiamo nel ranking Uefa: potremmo qualificare cinque club alla Champions 2024/25 o addirittura sei con degli incastri fortunati. Intanto la Roma pesca De Zerbi e la Dea ritrova lo Sporting. Milan favorito con lo Slavia.
I nostri club sono tutti in corsa, perciò svettiamo nel ranking Uefa: potremmo qualificare cinque club alla Champions 2024/25 o addirittura sei con degli incastri fortunati. Intanto la Roma pesca De Zerbi e la Dea ritrova lo Sporting. Milan favorito con lo Slavia. Sembra di rievocare i fasti militari della formazione a testuggine, in uso tra i legionari romani. Combattenti vulnerabili, se presi singolarmente, ma quasi inscalfibili quando con strategia e organizzazione riuscivano a prevalere su avversari numerosi. L’Italia del calcio in Europa si muove con lo stesso piglio: le squadre della Premier e della Liga, specie le più forti, sulla carta sono favorite ad accaparrarsi i titoli, ma le nostre sono tutte lì, agli ottavi di Champions ed Europa League, non scordando la Conference, vinta dalla Roma di Mourinho prima e mancata di un soffio l’anno scorso dalla Fiorentina di Italiano, coppa meno blasonata e però foriera di tanti punti nel ranking Uefa. La graduatoria continentale sorride all’Italia: l’anno prossimo, se si continuasse con questo ruolino di marcia, potremmo mandare ben cinque club nella riformata Champions a 36 squadre. Merito del nostro posizionamento: abbiamo sette società agli ottavi nelle coppe europee su sette iscritte, siamo in vetta al ranking continentale, distanziando per ora Germania e Inghilterra. Le prime due classificate in questa graduatoria possono aumentare di un posto il numero di club da iscrivere nella massima competizione d’Europa. L’eliminazione di squadre francesi come Rennes e Tolosa e il passaggio al turno successivo di Milan e Roma in Europa League, consentono alla Serie A di essere l’unico campionato a chiudere febbraio con tutte le squadre ancora in corsa nelle coppe. Ora sarà decisivo l’esito dei prossimi turni delle tre competizioni ma fino a questo punto il coefficiente punti dell’Italia garantirebbe alla Serie A di inviare cinque squadre nella prossima Champions League. Le prime quattro classificate in campionato «canoniche», cui si aggiungerebbe la quinta. Una prospettiva golosa per Atalanta (in lizza anche in Coppa Italia), Bologna e Napoli, nonostante l’annata deludente dei vincitori dello scudetto. In Champions League il numero di squadre potrebbe addirittura passare a sei, se una squadra italiana riuscisse a vincere l’Europa League mancando un piazzamento nelle prime cinque posizioni della classifica di Serie A. Una casistica possibile se una fra Milan, Roma e Atalanta dovesse vincere la coppa chiudendo il campionato dal sesto posto in giù. I giallorossi sarebbero tra i più accreditati, nonostante il sorteggio balordo ai prossimi ottavi di Europa League. Pure l’Atalanta potrebbe provarci. Sulla carta sussiste anche un’eventualità quasi surreale: se le vincitrici di Champions ed Europa League fossero nostrane e precipitassero al di sotto del nono posto in campionato, se la Fiorentina agguantasse la Conference e la coppa Italia finisse nelle mani di Juventus, Atalanta o Lazio, i club tricolori in Europa l’anno prossimo sarebbero addirittura 11. Fantascienza a parte, bisognerà tenere d’occhio le avversarie inglesi, sarà con loro che si deciderà chi beneficerà di un posto in più. I sorteggi di Europa League per gli ottavi di finale vedono già un mini spareggio Italia-Inghilterra. La Roma di Daniele De Rossi, dopo aver eliminato il Feyenoord ai calci di rigore, ha pescato nell’urna il Brighton di Roberto De Zerbi. Superare il turno somiglia a un’impresa. I britannici sono settimi in Premier con una rosa dal monte ingaggi assai inferiore alle avversarie, praticano un calcio figlio del guardiolismo rivisitato, si consacrano al ruolo di outsider grazie a un allenatore che fa dell’effervescenza organizzata una calamita per campionicini del futuro. Si parte dall’idea di contrastare la pressione avversaria, conservando il possesso palla in difesa per aggirare le marcature innescando Kaoru Mitoma o Solly March, i giocatori migliori nell’uno contro uno, capaci di dettare i tempi della manovra in ripartenza. I giallorossi, macchinosi a centrocampo e vulnerabili in difesa, abituati fino a poche settimane fa al catenaccio quasi sistematico di Mourinho, dovranno faticare per contenere le sortite britanniche, confidando poi nell’istinto del gol di Lukaku. Il fato benedice invece il Milan di Stefano Pioli, sconfitto 3-2 dal Rennes ma qualificato in virtù del brillante 3-0 dell’andata. Evitato il rischio Leverkusen - tra le compagini più in forma del continente - agli ottavi se la vedranno con i cechi dello Slavia Praga, impegno abbordabile. Il Diavolo potrebbe trarre giovamento dalla conquista del trofeo, riscattando una stagione tristanzuola alla luce dei tanti infortuni e della grandeur dei cugini interisti, ma l’incognita per raggiungere l’obiettivo si chiama Liverpool, club favorito per la vittoria finale. Sorteggio interlocutorio per l’Atalanta di Gasperini: c’è lo Sporting Lisbona in piena lotta per il campionato lusitano (ma già regolato dai bergamaschi nella fase a gironi). Come tutte le formazioni portoghesi, i biancoverdi sono ostici nelle partite a eliminazione, nonostante la rosa della Dea garantisca parecchie alternative e maggior fluidità di gioco nella fase offensiva. La primavera per gli orobici si preannuncia frizzante: tra campionato e coppe possono togliersi soddisfazioni e alimentare più delle altre il ranking italiano. In Conference League, la Fiorentina se la vedrà col Maccabi Haifa, club israeliano di discreta tradizione, ma che non dovrebbe costituire una minaccia per il cammino della Viola. Le insidie potrebbero arrivare più avanti: in tabellone figurano l’Ajax, nobile un po’ decaduta ma sempre temibile e i turchi del Fenerbahçe, rognosi soprattutto quando vanno affrontati a Istanbul davanti a 52.000 tifosi indemoniati.
Elly Schlein con Eugenio Giani (Ansa)
Povera matematica: per superare il centrodestra, la segretaria Pd, che non voleva nemmeno Giani, s’inventa le preferenze cumulative. E spara: «Se sommiamo Toscana, Marche e Calabria prendiamo più del governo».
(Ansa)
Bombole di gas e quel che resta di molotov sono state rinvenute nella casa colonica esplosa a Castel d'Azzano, nel veronese. I Vigili del fuoco hanno recuperato 5 bombole che erano state collocate in più stanze della casa e ora si trovano accatastate nel cortile.
La casa era satura di gas fatto uscire, si presume, da più bombole vista la potente deflagrazione che ha fatto crollare lo stabile. Ad innescare la miccia sarebbe stata la donna, mentre i due fratelli si sarebbero trovati in una sorta di cantina e non in una stalla come si era appreso in un primo momento. Tutti e tre si erano barricati in casa. Nell'esplosione hanno perso la vita 3 carabinieri e sono risultate ferite 15 persone tra forze dell'ordine e vigili del fuoco. (NPK) CC
Continua a leggereRiduci
Mario Venditti. Nel riquadro, Silvio Sapone in una foto agli atti dell’inchiesta di Brescia (Ansa)
Gli ex carabinieri della Procura Spoto e Sapone si contraddicono su ordini ricevuti e attività di indagine nell’inchiesta su Sempio del 2017. I due erano alle dipendenze dell’ex magistrato indagato per corruzione.
2025-10-14
Fiocchi: «Stop alle sostanze chimiche, una scelta strategica per futuro di Ue e Lombardia»
True
(Totaleu)
Lo ha affermato l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Pietro Fiocchi in un'intervista al Parlamento europeo di Bruxelles, in occasione dell'evento «Regolamentazione, sicurezza e competitività: il ruolo dell’Echa (Agenzia Europea per le sostanze chimiche) nell’industria e nell’ambiente europei».