Ansa
- Nuova indagine su una ditta riconducibile a Massimo Curci, condannato per autoriciclaggio a cui sono stati confiscati 30 milioni di euro in un processo per mafia. L'ipotesi: operazioni fittizie con la coop toscana.
- Diceva: «Ho in pugno Tiziano». Era socio di un malavitoso. Daniele Goglio, messo a gestire l'azienda al centro delle inchieste sul Giglio magico, era in affari con un uomo della 'ndrangheta.