2024-04-13
Nella notte l'attacco iraniano a Israele. Intercettato il 99% dei missili
Il 99% dei missili e droni lanciati contro Israele è stato intercettato. A riferirlo una fonte delle Forze di difesa israeliane a Ynet. L'Idf ha poi confermato che c'è un unico ferito in seguito all'attacco iraniano: una bambina di 10 anni di un villaggio beduino nel deserto del Negev, ferita da una scheggia. Le sue condizioni sono critiche. L'Iran nella notte ha lanciato contro Israele "200" tra missili, anche balistici, e droni, ha fatto sapere il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, secondo cui "l'attacco non è ancora terminato". La maggior parte dei missili sono stati intercettati dal sistema di difesa aerea Arrow e abbattuti fuori dallo spazio aereo israeliano.Sono passate da poco le 22 in Italia quando l'esercito di difesa israeliano conferma la notizia: l'attacco dell'Iran è iniziato. Gli Stati Uniti sono stati i primi a identificare il lancio e ad avvisare Israele. Immediate le contromisure: la Israeli Broadcasting Corporation ha affermato che è stato deciso di chiudere lo spazio aereo israeliano. Le sirene suoneranno solo se i droni entreranno nello spazio aereo israeliano, nei luoghi pertinenti, dice il portavoce dell'Idf Daniel Hagari. «L'Idf lavorerà per intercettare gli obiettivi il prima possibile. Questa è una escalation grave e pericolosa». Funzionari israeliani hanno detto al New York Times che l'obiettivo dei droni e dei missili iraniani dovrebbero essere le Alture del Golan e le basi aeree nel Negev, nel sud di Israele. Il ministro della Difesa iraniano, Reza Ashtiani, ha avvertito che Teheran risponderà con fermezza a qualunque Paese decidesse di aprire il suo spazio aereo o territorio a favore di attacchi israeliani contro l'Iran. Le prime stime parlano di un numero che si aggira tra i 400 e i 500 droni lanciati da Iran, Iraq e Yemen. Quando il premier Benjamin Netanyahu decide di rivolgersi alla nazione arriva anche la conferma dei Pasdaran. «I nostri sistemi di difesa sono dispiegati e siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco. Lo Stato di Israele è forte, l'Idf è forte, l'opinione pubblica è forte. Ci difenderemo da ogni minaccia con determinazione», le parole di Netanyahu che aggiunge: «i nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco. Apprezziamo il fatto che gli Usa siano al fianco di Israele, così come il sostegno della Gran Bretagna, della Francia e di molti altri Paesi. Chiunque ci fa del male, noi lo colpiamo. Ci difenderemo da ogni minaccia e lo faremo con freddezza e determinazione».Il piano di Israele è di intercettare il maggior numero possibile di droni lanciati dall'Iran fuori dallo spazio aereo israeliano con l'aiuto degli Stati Uniti e di altri Paesi, ma Haaretz ha riferito che dopo il primo lancio di droni sono stati lanciati anche missili per colpire in sincrono e confondere così le difese aeree israeliane con un attacco multiplo, proprio quello preconizzato dall'intelligence americana e da quella israeliana. «L'entità sionista dannosa sarà punita». Così leader iraniano Ali Khamenei in un video pubblicato sui social. La Guardia rivoluzionaria iraniana ha annunciato di aver effettuato un'operazione utilizzando droni e missili, «in risposta al crimine dell'entità sionista di bombardare il nostro consolato in Siria». Fonti legate al cosiddetto «Asse della resistenza» formati dai gruppi armati filo-iraniani (Hamas, Hezbollah, Houthi, Hash al Shabi) sostengono che l'attacco di Teheran contro Israele, denominato «Promessa di verità», si compone di tre fasi: primo, il lancio dei droni d'attacco dall'Iran; secondo, lancio di droni e missili dai paesi dell'asse, ovvero Siria, Libano e Iraq, per mettere in difficoltà i sistemi di difesa aerea israeliani; terzo, lancio di missili da crociera e missili balistici.Nel frattempo il Libano chiude lo spazio aereo e segue le chiusure degli spazi aerei di Iran, Iraq, Giordania e Israele. In Italia presidiati tutti gli obiettivi sensibili. Nelle prime ore almeno quattro caccia americani, due francesi e alcuni caccia da combattimento britannici sono decollati per aiutare Israele ad intercettare i missili e i droni lanciati dall'Iran. Gli F18 statunitensi, secondo quanto si apprende da fonti d'Intelligence della Nato, sarebbero decollati dalla portaerei Eisenhower che si trova nella parte settentrionale del Mar Rosso. La radio militare israeliana ha affermato che intorno a mezzanotte e mezza ora italiana oltre 100 droni erano già stati intercettati fuori dal territorio israeliano con l'aiuto degli Usa e della Gran Bretagna.«La Francia condanna con la massima fermezza l'attacco lanciato dall'Iran contro Israele». Così il ministro degli Esteri francese, Stephane Sejourne, ribadendo il suo impegno per la sicurezza di Israele, al quale ha espresso solidarietà. «Decidendo di intraprendere un'azione così senza precedenti, l'Iran sta compiendo un nuovo passo destabilizzante e corre il rischio di un'escalation militare». Condanna ferma anche da parte dell'Unione europea: «Si tratta di un'escalation senza precedenti e di una grave minaccia alla sicurezza regionale». Le parole dell'Alto Rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell. La giornata era iniziata con un brutto segnale: nei pressi dello Stretto di Hormuz nel golfo Persico un commando si era calato da un elicottero per sequestrare un mercantile. A bordo 25 persone di equipaggio, di cui 17 indiani e ancora filippini, russi, pakistani, estoni. Sembrava un «normale» atto di pirateria ma era solo l’inizio della temuta risposta di Teheran all’attacco subito al consolato di Damasco in cui sono morti alti esponenti della Guardia rivoluzionaria. L’attacco, avvenuto due settimane fa, è stato attribuito a Israele. Il mercantile «Msc Aries», battente bandiera del Portogallo, risulta legato alla compagnia «Zodiac Maritime» con sede a Londra, di proprietà del miliardario israeliano Eyal Ofer. I pasdaran hanno rivendicato l’operazione prima di portare la nave in acque iraniane. L’azione ha inasprito ancora di più la tensione tra i due Paesi e arrivava a margine di ore febbrili in cui secondo fonti statunitensi, l’Iran stava preparando un attacco su larga scala. Così era. In quelle ore il presidente Usa Joe Biden cambiava i suoi piani e si riuniva con il Consiglio di sicurezza per decidere il da farsi. Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, telefonava al ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant ribadendo «il fermo sostegno degli Stati Uniti alla difesa di Israele» chiarendo che lo Stato d’Israele può «contare sul pieno sostegno degli Stati Uniti per difendersi da qualsiasi attacco da parte dell’Iran e dei suoi proxy regionali». Nelle stesse ore, ad alimentare la tensione e ad allargare lo scenario le parole del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che dopo il sequestro del mercantile ha ribadito all’omonimo iraniano Hossein Amir-Abdollahian la sua condanna al raid attribuito a Israele contro il consolato iraniano a Damasco.Israele, era già pronta al peggio tanto che aveva deciso di chiudere scuole e asili. L’Idf aveva avvertito: «Decine di aerei sono pronti al decollo», nell’ottica di un possibile attacco di Teheran. Prima dell'attacco, numerosi gli appelli internazionali per scongiurare l’escalation. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha scritto a Papa Francesco per sottolineare la necessità che «la comunità internazionale agisca in cooperazione e coordinamento per gli attacchi indiscriminati israeliani a Gaza, dove si muore di fame a causa della mancata consegna di aiuti umanitari anche durante il mese sacro del Ramadan, e l’impatto globale della guerra in Ucraina, che è giunta al suo terzo anno». Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, invitava tutti alla prudenza: «Vogliamo una de-escalation e non un’escalation». Caos anche in Cisgiordania dopo il ritrovamento del corpo del quattordicenne israeliano Benjamin Achimair, scomparso dall’insediamento di Malachi Hashalom, vicino Ramallah. L’Idf e la polizia di frontiera hanno inviato rinforzi in Cisgiordania per far fronte alla spirale di violenza innescata dalla morte del giovane. Almeno sei palestinesi sarebbero rimasti feriti a seguito di un attacco condotto dalle milizie dei coloni israeliani nel villaggio di di Al-Mughayyir, a nord-est di Ramallah. Gallant ha condannato gli «atti di vendetta» dei coloni lanciando un appello: «Chiedo alla gente di lasciare che le forze di sicurezza agiscano in modo rapido nella loro caccia agli assassini. Atti di vendetta rendono più duro il lavoro delle nostre forze: non fatevi giustizia da soli. Le forze di sicurezza prenderanno i killer e useranno tutte le misure legali contro di loro come avviene per ogni terrorista o assassino». Inevitabile la condanna del primo ministro dell’Autorità palestinese Mohammed Mustafa. Secondo l’Idf tutti «gli incidenti» si sono conclusi nel tardo pomeriggio di ieriLa notte è stata complicata ma lo Stato di Israele ha superato la prova dell'attacco. Secondo l'Idf, oltre 300 attacchi iraniani hanno colpito nella notte Israele, il 99% dei quali sono stati bloccati. Teheran all'Onu: "Atto di autodifesa dopo il raid in Siria". Netanyahu: "Li abbiamo intercettati, insieme vinceremo". Una fonte ufficiale: "Nessuna decisione è stata presa su una riposta israeliana all'attacco dell'Iran". Biden: "Gli Usa non sosteranno un eventuale contrattacco di Israele contro l'Iran". Convocata una riunione emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.