2020-08-06
Il treno senza Speranza non si ferma. «Nei vagoni resti il distanziamento»
Il Comitato tecnico scientifico conferma la stretta sui trasporti. Anche i mezzi regionali dovrebbero viaggiare mezzi vuoti, ma si va allo scontro con i governatori. Via libera invece alla piena capienza in aereo.L'organo di vigilanza vuole visionare i documenti che il governo mantiene segreti. Le opposizioni: «L'emergenza è sulla trasparenza». Salgono i contagi e i decessi.Lo speciale contiene due articoli.Il Comitato tecnico scientifico - nel corso di un incontro con il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli - si è occupato ieri di quali saranno le regole per il distanziamento sociale in materia di trasporti. Secondo quanto anticipato ieri pomeriggio dal Corriere della Sera, a tirare un sospiro di sollievo sono senza dubbio le compagnie aeree, a cui è stata concessa la possibilità di viaggiare a pieno carico, grazie ai sistemi di ventilazione dei velivoli che ne salvaguardano la sicurezza in termini sanitari: dovrebbero così quietarsi le preoccupazioni, espresse nei giorni scorsi, soprattutto dalle compagnie low cost. Appena l'altro ieri, l'Associazione Italiana Low Fares Airlines aveva in tal senso dichiarato: «Migliaia di persone sarebbero costrette adesso a rinunciare a viaggi pianificati, per non parlare del caos legato alla responsabilità delle cancellazioni e dell'erogazione di buoni e rimborsi. Il rischio di mettere a repentaglio la già precaria stagione turistica in Italia è concreto, con migliaia di possibili voli annullati». Notizie ben meno felici sono quelle che riguardano i treni, visto che è stato deciso di mantenerne la capienza ridotta: si tratta di un discorso che, tra l'altro, dovrebbe valere anche per il trasporto ferroviario regionale. Un elemento che, con ogni probabilità, determinerà nuovi attriti tra governo e Regioni, dal momento che - a livello locale - in molti casi i treni hanno ripreso a viaggiare con una capienza piena (si pensi, per esempio, a Liguria, Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia). La questione sarà quindi prevedibilmente dibattuta nella Conferenza Stato-Regioni prevista per la giornata di oggi, dove non si esclude un vigoroso braccio di ferro tra le parti, in vista del nuovo Dpcm per il contenimento del coronavirus. Un braccio di ferro che - sotterraneamente - potrebbe su questo punto verificarsi anche tra il ministro della Sanità, Roberto Speranza, e la stessa De Micheli, che nei giorni scorsi si era mostrata leggermente più possibilista in materia di autonomia regionale. Pochi giorni fa, l'assessore ai Trasporti dell'Emilia Romagna, Andrea Corsini, aveva d'altronde dichiarato: «In Emilia-Romagna abbiamo previsto di riempire il 100% dei posti, ma solo di quelli a sedere, non prevediamo posti in piedi e in ogni caso resta l'obbligo della mascherina a bordo, dell'areazione e dell'uso di gel disinfettante. La ministra De Micheli ha confermato che sui regionali la competenza è in capo alla regione». Non dimentichiamo poi che il repentino dietrofront del governo sul distanziamento sociale per i treni abbia portato alla cancellazione di migliaia di biglietti. Del resto, la linea cauta dell'esecutivo è stata ribadita ieri da Roberto Speranza, che ha dichiarato: «L'ordinanza (che ha ristabilito la norma del distanziamento sui treni, ndr) non è legata solo alla vicenda dei treni, ma al rispetto delle regole essenziali e i termini dell'ordinanza verranno confermati nel dpcm che approveremo. Da parte mia dico con chiarezza che ogni scelta restrittiva è evidente che comporta dei costi e dei disagi, ma dobbiamo rispettare i tre principi fondamentali: uso mascherine, distanziamento di almeno un metro e lavaggio delle mani, perché solo ciò ci può consentire di non vanificare il lavoro fatto». Il ministro ha quindi proseguito, affermando: «Le regole essenziali tra cui il rispetto di un metro di distanziamento devono essere necessariamente rispettate nei luoghi chiusi. Resta però evidente che possono esserci eccezioni nel caso in cui il Comitato tecnico scientifico riconosca dei protocolli di sicurezza, esattamente come avvenuto per le compagnie aree, dove il sistema di ricambio d'aria consente un livello di sicurezza anche senza gli evidenti limiti di distanziamento». Speranza ha aggiunto che è necessario «continuare ad insistere su queste regole e dobbiamo farlo insieme alle Regioni. In queste ore c'è un confronto in corso come è sempre stato in questi mesi. Lavoreremo in questa direzione. Le istituzioni e il Servizio sanitario nazionale finora hanno retto e il nostro obiettivo è continuare su questa battaglia perché […] siamo fuori dalla tempesta ma la battaglia non è ancora vinta e un dialogo positivo e costante tra governo e Regioni è indispensabile per vincere questa sfida». Insomma, il ministro non sembra aver negato l'esistenza di fibrillazioni tra Regioni e governo in materia di trasporti. Bisognerà quindi capire se le parti riusciranno a trovare una quadra nelle prossime ore. Al di là dei trasporti, il Comitato tecnico scientifico ha stabilito ieri che gli stadi continueranno a rimanere chiusi al pubblico (nonostante non sia escluso che, nelle prossime settimane, possano esserci degli aggiornamenti su questo fronte). Parere negativo resta anche per quanto riguarda le discoteche, ritenute particolarmente esposte al rischio di diffusione dei contagi. Atteggiamento più aperturista si è invece riscontrato per le fiere, che saranno permesse (pur con varie limitazioni). Infine è stato stabilito che i termoscanner, pur restando raccomandati, non verranno resi obbligatori: rimarrà comunque la proibizione di abbandonare la propria abitazione in caso di febbre superiore ai 37,5.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/il-treno-senza-speranza-non-si-ferma-nei-vagoni-resti-il-distanziamento-2646900906.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="il-copasir-chiede-i-verbali-del-cts" data-post-id="2646900906" data-published-at="1596654738" data-use-pagination="False"> Il Copasir chiede i verbali del Cts
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
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L’area tra Varese, Como e Canton Ticino punta a diventare un laboratorio europeo di eccellenza per innovazione, finanza, sviluppo sostenibile e legalità. Il progetto, promosso dall’associazione Concretamente con Fabio Lunghi e Roberto Andreoli, prevede un bond trans-frontaliero per finanziare infrastrutture e sostenere un ecosistema imprenditoriale innovativo. La Banca Europea per gli Investimenti potrebbe giocare un ruolo chiave, rendendo l’iniziativa un modello replicabile in altre regioni d’Europa.