2018-04-26
Il capo del primo partito islamico rifiuta di guardare in faccia le donne
Dichiarazioni choc di Redouane Ahrouch, leader del movimento che vuole imporre la sharia in Belgio: «Niente sguardi né strette di mani con loro». Nel suo programma, la poligamia e il divieto di tatuaggio.Un po' Sottomissione, un po' Fantozzi. Non si sa se ridere o essere preoccupati di fronte alla performance televisiva di Redouane Ahrouch, fra i leader del partito belga sobriamente chiamato Islam e che ha nel suo programma l'instaurazione della sharia nel Paese che ospita le istituzioni della Ue. Tutto accade nella trasmissione della tv belga C'est pas tous les jours dimanche, sul canale Rtl-Tvi.Il presentatore, dando la parola all'esponente islamista, spiega che l'ospite non stringe la mano alle donne. D'altro canto, aggiunge, «oggi non ha accettato di farsi truccare perché a farlo avrebbe dovuto essere una donna». Ne nasce quindi un dibattito, in cui Ahrouch appare da subito nervoso, balbettante e sudaticcio (forse snobbare la truccatrice non è stata una buona idea). «Perché si comporta così?», chiede il presentatore. «Per non essere in contraddizione con i miei valori, per essere in simbiosi con la mia fede», spiega l'esponente di Islam. «È per non essere tentato dalle donne?», incalza l'anchorman. «No», spiega Ahrouch, «è che il fatto di stringere le mani è un'usanza occidentale. Gli eschimesi si sfregano il naso. I buddisti congiungono le mani. C'è una legge che obbliga a stringere le mani? Bisogna rispettare i valori degli altri». Logica stringente, se non fosse che, da noi, le «usanze occidentali» sono tenute in maggior conto per il non trascurabile fatto che siamo in Occidente, anche se questa obiezione «identitaria» era forse troppo coraggiosa per gli ospiti in studio. Si punta, invece, su un altro argomento, e la trasmissione vira decisamente verso la farsa. Emmanuelle Praet, un'altra giornalista presente al talk show, si accorge del fatto che Arouch non riesce a guardarla mai negli occhi. E allora attacca: «E guardarmi? Neanche quello può fare?». A quel punto, il politico islamico va totalmente nel pallone e balbetta, senza troppa logica: «Vi ascolto, tutti e cinque. Vi vedo in televisione tutte le domeniche». Mah.Dopo la trasmissione, Emmanuelle Praet si è detta «choccata e confusa dal suo comportamento, è terribile a vedersi e umiliante a viverlo. Ci si sente come meno di niente e quel che fa paura è che non credo che la sua fosse una recita». Il presidente del partito Islam, Abdelhay Bakkali Tahiri, in compenso, si è detto «costernato di vedere che un dibattito venga ridotto a una stretta di mano o a uno sguardo. Siamo in una democrazia in cui la libertà di espressione deve essere applicata. Ciò che è spiacevole, in questo caso, è che il dibattito di fondo è stato dimenticato». E ha ragione, il presidente. Parliamo dei contenuti, non di futilità. Vediamo un po' chi è questo Redouane Ahrouch, oltre a essere uno che non stringe la mano alle donne e non riesce neanche a sostenerne lo sguardo. Agli inizi degli anni Novanta, prima di fondare il partito Islam, l'uomo aveva creato il movimento Noor, il cui programma prevedeva di «favorire il matrimonio per gli adolescenti», «rivedere la mixità in certi luoghi pubblici» e «risolvere i problemi della società» come per esempio l'omosessualità. Nel 2012 ha invece fondato Islam, acronimo di integrità, solidarietà, libertà, autenticità e moralità. Il partito ha ottenuto due consiglieri comunali nella periferia di Bruxelles, uno dei quali è lo stesso Ahrouch, ad Anderlecht, mentre l'altro è uscito, ma guarda un po', dalla controversa municipalità di Molenbeek. Il programma del partito è semplice: trasformare il Belgio in uno Stato islamico. Del resto, si dice certo Tahiri, «la Costituzione belga coincide già per l'80% con il Corano». Nel programma c'è la poligamia libera, l'abrogazione delle leggi contro il velo, l'interdizione dell'aborto, del tabacco, dei tatuaggi, dei piercing, dell'eutanasia. Unico ostacolo per l'ascesa del movimento, che nelle periferie conquistate dall'ideologia salafita promette di fare il pieno di consensi, sembra essere la legge elettorale, che prevede la parità di genere. Ma Ahrouch ha già annunciato che troverà qualche donna da candidare. Del resto, una volta che i suoi saranno maggioranza, le leggi elettorali si potranno sempre cambiare. O, al limite, abolire del tutto, insieme alle elezioni stesse.
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