Ansa
- Al-Qaeda sta intensificando gli attacchi nel Mali centrale per costringere i civili alla sottomissione, rafforzare le zone di supporto e ottenere più risorse per isolare le forze maliane nell’area.
- Dopo la morte di Abu Bakr al-Baghdadi nel 2019, l’Isis si è concentrata sempre più sulle sue province africane, comprese le filiali in Somalia, nella Repubblica Democratica del Congo, intorno al Lago Ciad e altrove nella regione del Sahel, che taglia in tutto il continente sotto il deserto del Sahara.
- Nella regione rimane molto attiva la Russia, interessata a collaborare con la neonata alleanza degli Stati del Sahel ed eludere così le sanzioni occidentali imposte a causa della guerra in Ucraina.
Lo speciale contiene tre articoli.
Ansa
Continuano a cambiare gli equilibri politico-militari nel Sahel. Mali, Burkina Faso e Niger hanno siglato un patto di sicurezza, nel cui ambito i tre Paesi prevedono un’assistenza militare reciproca. Non si tratta di una buona notizia per l’Occidente, che deve fare estrema attenzione a quanto sta accedendo nella regione.