2022-09-08
Educazione, lavoro, difesa della vita: CL al voto con il suo «programma»
David Prosperi (Imagoeconomica)
Nel documento di Comunione e liberazione, spazio a temi distanti dall’agenda di sinistra.«Non state a guardare dal balcone». Raccogliendo l’invito di papa Francesco, il mondo cattolico si prepara a scendere in campo nelle elezioni politiche e valuta con attenzione i programmi dei partiti. Anche Comunione e liberazione torna in prima linea con un documento dal titolo «Il cammino verso il bene comune» nel quale mette a fuoco alcuni criteri fondamentali per affrontare le elezioni. «Come ci ha insegnato don Giussani, avere un giudizio significa avere una strada, cioè avere un metodo per affrontare la realtà», spiega con lo scritto il movimento guidato da Davide Prosperi, che in Italia conta su circa 300.000 membri e simpatizzanti.«È impossibile non essere preoccupati per il momento delicato che sta attraversando l’Italia e per la grave instabilità dello scenario internazionale», si legge. «In questo contesto sentiamo ancora più fortemente il bisogno di condividere un giudizio, innanzitutto fra le nostre comunità, per affrontare in modo consapevole una circostanza elettorale importante per la vita di ciascuno di noi». Scendendo nel concreto, Cl sottolinea l’importanza di riportare al centro tre pilastri della nostra società: la famiglia naturale, l’educazione con la valorizzazione della scuola paritaria e il lavoro come valore e arricchimento spirituale della persona. Tre punti fermi che di fatto la tengono lontana dalle agende della sinistra, improntate sul genderfluid, sulla iper-statalizzazione dell’istruzione (Enrico Letta vorrebbe togliere i bambini alle famiglie a tre anni per consegnarli allo Stato) e sulla conferma del reddito di cittadinanza, rifinanziato con 4 miliardi fino al 2029.Per Comunione e liberazione «occorre tutelare la realtà della famiglia naturale in quanto luogo aperto alla vita, ambito di maturazione della persona e nucleo della società. È necessario per questo sostenere le famiglie, innanzitutto quelle che desiderano avere o accogliere dei figli». Le politiche di sostegno, in definitiva, dovrebbero essere allargate alle strutture per la cura di anziani, disabili e malati. L’attenzione ai fragili viene messa in risalto per evitare «la cultura dello scarto» denunciata più volte dal Papa. Il documento di Cl ne parla «in difesa della dignità umana in tutte le sue fasi, dal concepimento alla morte naturale». Dove quel «naturale» messo lì in fondo alla frase rappresenta un argine a ogni scorciatoia che avvicina il nostro Paese all’adozione dell’eutanasia, traguardo del mondo radicale e progressista. Nell’educazione, dentro un contesto dominato dal relativismo, il movimento chiede ai partiti di «sostenere un sistema pubblico di istruzione e formazione - composto da realtà statali e paritarie - capace di generare persone mature, dotate di spirito critico e dimensione relazionale. In questo contesto la libertà di educazione, e quindi una vera parità scolastica, sono decisive». Le idee sono tradizionalmente vicine al centrodestra, nel quale è incardinato «Noi con l’Italia», il partito guidato da Maurizio Lupi da sempre molto vicino al movimento. Scale di valori destinate a provocare gastriti nel Pd e nei partitini alla sua sinistra, dove il rigido statalismo pubblico viene considerato l’unico spazio possibile di istruzione e formazione.Il lavoro è il terzo punto forte del documento «In cammino verso il bene comune». Per Cl il lavoro è «l’ambito privilegiato per migliorare la propria condizione, costruirsi un futuro, creare valore per sé e per la società. Viviamo una fase storica nella quale i giovani sono indotti a considerare il lavoro come necessità per il mantenimento o per la propria affermazione sociale, e non come strumento di creatività e di crescita umana». La richiesta ai partiti è di porre argine alle storture d’una società popolata da consumatori compulsivi e di bocciare senza appello la tossica (per i giovani) filosofia del divano.