Martedì scorso sulla Verità ho pubblicato un articolo dedicato alla linea di cosmetici lanciata da Rihanna, Fenty Beauty. La cantante, nel presentare i nuovi prodotti, ha battuto e ribattuto sul tasto dell'inclusione: «Fenty Beauty è stata creata per tutti», ha spiegato. «Per donne di tutte le carnagioni, personalità, caratteri, culture e razze. Volevo che chiunque si sentisse incluso. Questa è la vera ragione per la quale ho creato questa linea». Nell'articolo mi sono stupiti del fatto che Rihanna parlasse di «donne di tutte le razze». Un mantra che ritorna spesso nell'eloquio progressista recita che le razze non esistono. Ma se suddividere gli esseri umani in razze è, appunto, da razzisti, perché Rihanna – notoriamente progressista – può farlo? Di fronte a questa contraddizione, ho scritto un commento sarcastico: «In questo caso le razze esistono» (testuale).
Marco Troncone (Imagoeconomica)
Domani possibile sentenza per il ricorso di Elettronica. Ai giudici potere geopolitico.
Papa Francesco (Ansa)
Per il filosofo Michael Novak, nell’esortazione «Evangelii gaudium» il Pontefice non risparmia dure critiche al modello economico occidentale. Giudizio, però, distorto da quanto Bergoglio ha visto e vissuto in Argentina.
iStock
Il greggio non schizza in alto nonostante le tensioni: l’Opec e gli Usa hanno interesse a tenerlo basso. Una ritorsione di Gerusalemme e il blocco nel cruciale punto di passaggio fiaccherebbero l’Occidente.
«Baby Reindeer» (Netflix)
Lo show, che su Netflix ha debuttato giovedì 11 aprile, è la trasposizione televisiva di una storia vera: di angosce e paure, di un senso di frustrazione che nessuno, nemmeno l’autorità competente, ha saputo attenuare.