L’autunno è con noi e come primo omaggio alla stagione dei colori caldi, dei prodotti del bosco, dell’odore di mosto e tra un po’ del piccante dell’olio nuovo abbiamo pensato di fare un connubio tra la mozzarella che ci richiama comunque alle sere d’estate e i funghi che sono gli alfieri dell’autunno, i folletti culinari della selva.
L’autunno è con noi e come primo omaggio alla stagione dei colori caldi, dei prodotti del bosco, dell’odore di mosto e tra un po’ del piccante dell’olio nuovo abbiamo pensato di fare un connubio tra la mozzarella che ci richiama comunque alle sere d’estate e i funghi che sono gli alfieri dell’autunno, i folletti culinari della selva.È un piatto ricco, ma agevole da fare. Buonissimo; potete semplificarlo come abbiamo fatto noi usando della pasta all’uovo già pronta. È anche un piatto unico che risolve con un gusto di notevole spessore un pranzo. Ingredienti – 500 gr di pasta all’uovo in fogli per lasagne, 400 gr di champignon o altri funghi, 500 gr di mozzarella fior di latte, 3 salsicce morbide, 180 cc di latte, 4 cucchiai di farina 00, 150 gr di Parmigiano Reggiano o Grana Padana grattugiati, 80 gr di burro di primo affioramento, due spicchi d’aglio, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale, pepe e noce moscata qb.Procedimento – Per prima cosa mondate i funghi e tagliateli a fettine sottili. Sbriciolate la salsiccia e in una padella fate scaldare l’olio extravergine di oliva con i due spicchi d’aglio. Fate sudare la salsiccia in padella e quando è rosolata eliminate l’aglio e aggiungete i funghi e andate a cottura aggiustando in ultimo di sale e di pepe. Ora mettete a bollire una pentola d’acqua con un po’ di sale e preparate una capace bacinella con acqua fredda. Stendete sul piano di lavoro un canovaccio pulito. Lessate per un paio di minuti poco alla volta le sfoglie di pasta, fermate la cottura in acqua fredda e poi stendetele sul canovaccio. Ora preparate la besciamella. Fate fondere il burro in un pentolino, aggiungete la farina e fate tostare girando energicamente. Ora allungate col latte intiepidito lavorando con una frusta. Non fate la besciamella troppo densa. Aggiustatela di sale, pepe e noce moscata e aggiungete due o tre cucchiai di formaggio grattugiato. Affettate finemente le mozzarelle. Imburrate una pirofila da forno e stendete sul fondo un primo strato di pasta, poi un po’ di besciamella, il condimento di funghi e salsiccia e in ultimo alcune fette di mozzarella e un po’ di formaggio grattugiato. Ripetete l’operazione facendo almeno tre strati. L’ultimo strato deve essere di pasta, senza mozzarella né sugo, con besciamella e formaggio grattugiato. Infornate per una quarantina di minuti a 180 gradi.Come far divertire i bambini – Fatevi aiutare a comporre gli strati di lasagne. Si sentiranno importanti!Abbinamento – Noi abbiamo scelto un Nebbiolo giovane delle Langhe. Vanno benissimo rossi giovani come Sangiovese, Aglianico. Una buona variante può essere il Refosco dal peduncolo rosso friulano.
Andy Mann for Stefano Ricci
Così la famiglia Ricci difende le proprie creazioni della linea Sr Explorer, presentata al Teatro Niccolini insieme alla collezione Autunno-Inverno 2026/2027, concepita in Patagonia. «Più preserveremo le nostre radici, meglio costruiremo un futuro luminoso».
Il viaggio come identità, la natura come maestra, Firenze come luogo d’origine e di ritorno. È attorno a queste coordinate che si sviluppa il nuovo capitolo di Sr Explorer, il progetto firmato da Stefano Ricci. Questa volta, l’ottava, è stato presentato al Teatro Niccolini insieme alla collezione Autunno-Inverno 2026/2027, nata tra la Patagonia e la Terra del Fuoco, terre estreme che hanno guidato una riflessione sull’uomo, sulla natura e sul suo fragile equilibrio. «Guardo al futuro e vedo nuovi orizzonti da esplorare, nuovi territori e un grande desiderio di vivere circondato dalla bellezza», afferma Ricci, introducendo il progetto. «Oggi non vi parlo nel mio ruolo di designer, ma con lo spirito di un esploratore. Come un grande viaggiatore che ha raggiunto luoghi remoti del Pianeta, semplicemente perché i miei obiettivi iniziavano dove altri vedevano dei limiti».
Aimo Moroni e Massimiliano Alajmo
Ultima puntata sulla vita del grande chef, toscano di nascita ma milanese d’adozione. Frequentando i mercati generali impara a distinguere a occhio e tatto gli ingredienti di qualità. E trova l’amore con una partita a carte.
Riprendiamo con la seconda e conclusiva puntata sulla vita di Aimo Moroni. Cesare era un cuoco di origine napoletana che aveva vissuto per alcuni anni all’estero. Si era presentato alla cucina del Carminati con una valigia che, all’interno, aveva ben allineati i ferri del mestiere, coltelli e lame.
Davanti agli occhi curiosi dei due ragazzini l’esordio senza discussioni: «Guai a voi se me li toccate». In realtà una ruvidezza solo di apparenza, in breve capì che Aimo e Gialindo avevano solo il desiderio di apprendere da lui la professione con cui volevano realizzare i propri sogni. Casa sua divenne il laboratorio dove insegnò loro i piccoli segreti di una vita, mettendoli poi alla prova nel realizzare i piatti con la promozione o bocciatura conseguente.
Alessandra Coppola ripercorre la scia di sangue della banda neonazi Ludwig: fanatismo, esoterismo, violenza e una rete oscura che il suo libro Il fuoco nero porta finalmente alla luce.
La premier nipponica vara una manovra da 135 miliardi di dollari Rendimenti sui bond al top da 20 anni: rischio calo della liquidità.
Big in Japan, cantavano gli Alphaville nel 1984. Anni ruggenti per l’ex impero del Sol Levante. Il boom economico nipponico aveva conquistato il mondo con le sue esportazioni e la sua tecnologia. I giapponesi, sconfitti dall’atomica americana, si erano presi la rivincita ed erano arrivati a comprare i grattacieli di Manhattan. Nel 1990 ci fu il top dell’indice Nikkei: da lì in poi è iniziata la «Tokyo decadence». La globalizzazione stava favorendo la Cina, per cui la nuova arma giapponese non era più l’industria ma la finanza. Basso costo del denaro e tanto debito, con una banca centrale sovranista e amica dei governi, hanno spinto i samurai e non solo a comprarsi il mondo.






