Gran caldo e dunque forni e fornelli spenti, ma c’è modo di portare comunque in tavola dei piatti gustosi e al tempo stesso freschissimi. Emerge dal baule della bisnonna Linda una ricetta che era sempre presente nei pranzi veloci della villeggiatura a Castiglioncello. Protagonisti assoluti i pomodori da insalata in un connubio perfettamente mediterraneo. In cucina dunque.
Gran caldo e dunque forni e fornelli spenti, ma c’è modo di portare comunque in tavola dei piatti gustosi e al tempo stesso freschissimi. Emerge dal baule della bisnonna Linda una ricetta che era sempre presente nei pranzi veloci della villeggiatura a Castiglioncello. Protagonisti assoluti i pomodori da insalata in un connubio perfettamente mediterraneo. In cucina dunque. Ingredienti - 8 pomodori da insalata maturi e di grossezza media, 350 grammi di tonno sott’olio di ottima qualità, due cucchiai di capperi dissalati, due cucchiai di olive taggiasche denocciolate, 4 filetti di acciughe sott’olio, un mazzetto di erbe aromatiche (basilico, timo, maggiorana) 6 cucchiai di maionese, due cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b. Procedimento - Lavate bene i pomodori poi tagliate la calottina superiore e con l’aiuto di un cucchiaino svuotateli dai semi e dalle parti carnose intermedie, otterrete delle specie di coppette. Mettetele a scolare capovolte. Nel frattempo mettete i capperi a bagno in modo che perdano il sale e scolate bene dall’olio di conserva il tonno. Fatta questa operazione nel bicchiere del mixer mettete il tonno, i capperi, le erbe aromatiche, i filetti di acciughe, le olive e la maionese e frullate a bassa velocità fino a ottenere una crema. Sistemate nel piatto di portata i pomodori, conditeli con l’extravergine, appena appena un po’ di sale e il pepe. Riempiteli con la crema di tonno, ricopriteli con la calottina e servite. Come far divertire i bambini - Fatevi aiutare a riempire i pomodori, saranno attentissimi nel farlo! Abbinamento - Abbiamo scelto un Prosecco rosato, ma vanno benissimo tutti i rosati d’Italia meglio se spumanti.
Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
Sulle alture del Cuneese l'esercitazione «Joint Sapper», pianificata e organizzata dal 32° reggimento Genio guastatori della Brigata alpina Taurinense insieme ad una compagnia del 2° reggimento genio della Legione Straniera Francese.
L'articolo contiene una gallery fotografica.
Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
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Da tre giorni, la capitale irlandese è attraversata da violente proteste (c’è chi si è presentato a cavallo...) contro l’ennesimo caso di cronaca che ha per protagonista uno straniero. Ma, al solito, quando la piazza è identitaria la si bolla come razzista.












