
Vista la grande crisi del Meridione, occorre aggirare i vincoli e attuare piani di rilancio. Come fu per Germania Est e Ovest. Il governo sta cercando di rassicurare i mercati. Ma sarebbe molto più efficace, anche nei confronti dell'Ue, una migliore argomentazione del perché abbia deciso di sforare il limite di deficit definito da accordi formali. Bisogna evitare che l'Italia venga percepita come una nazione che se ne infischia di trattati e impegni perché il crollo della reputazione sarebbe il fattore principale della fuga dei capitali e dell'isolamento geopolitico. Il modo per riuscirci è spiegare che la nazione è in situazione di emergenza e che per gestirla e risolverla è necessario il finanziamento in extradeficit temporaneo delle soluzioni. Francamente sono sorpreso che il governo non abbia fatto precedere una descrizione dell'emergenza alla comunicazione dell'extradeficit per motivarlo in modi realistici. Anche perché nel passato la Germania giustificò il mancato rispetto dei parametri europei per gestire l'emergenza della riunificazione, creando un precedente. In sintesi, suggerisco al governo di esplicitare e argomentare una situazione di crisi dell'Italia che richiede misure straordinarie. Va anche annotato che l'Articolo 81 della Costituzione, che obbliga la copertura delle spese non in deficit, ammette il deficit stesso in situazioni di crisi gravi. Infatti Sergio Mattarella non ha citato questo articolo quando ha fatto un richiamo sulla necessità dell'equilibrio di bilancio, ma un altro. Si spaventerebbe il mercato, se vedesse una dichiarazione formale d'emergenza e misure straordinarie per risolverla? Non solo non si spaventerebbe, ma guarderebbe con più interesse un sistema economico che senza stimoli forti è destinato al declino. Ovviamente tale attenzione andrebbe sull'efficacia delle soluzioni. Infatti il mercato è in posizione di attesa. Ma il solo spiegare bene quale esattamente sia la crisi italiana e la decisione di risolverla darebbe il segnale che l'Italia, per decenni inerte, si ribella al declino. Esistono due Italie. Il Nord è l'area più ricca e industrializzata dell'Ue, il Sud - con l'eccezione relativa della parte adriatica - quella più povera e senza sviluppo industriale. La distanza tra le due è aumentata enormemente negli ultimi anni. Infatti la maggioranza dei 5 milioni di poveri assoluti e del milione circa di adolescenti che non ricevono istruzione adeguata per povertà delle famiglie è concentrata al Sud. Il vecchio modello di finanziamento del Sud grazie al gettito fiscale del Nord non funziona più perché la crescita del Nord stesso è insufficiente per troppi carichi fiscali e ostacoli al continuo reinvestimento in sviluppo. In sintesi, il Sud affonda e il Nord non riesce a fare da salvagente. I dati nazionali aggregati rappresentano questa situazione come crescita minima del Pil, penultimo tasso di occupazione e tra i più alti livelli di disoccupazione nell'Ue, produttività media insufficiente. Semplificando, che al Sud l'elettorato chieda un reddito di sopravvivenza e al Nord meno tasse e vincoli corrisponde alla situazione reale. La soluzione migliore sarebbe quella di ridurre il debito e suoi costi annuali vendendo patrimonio pubblico. Ma è azione tecnicamente complicata e lunga. Inoltre nelle contingenze c'è una tendenza di riduzione della crescita che non permette - pur necessari appena possibile - tagli pesanti alla spesa perché avrebbe un effetto peggiorativo. Quindi è chiara l'alternativa per un governo: o fa finta che l'emergenza non ci sia, accettando il declino e cercando solo di attutirlo con minime misure, come fatto da quelli degli ultimi 5 anni, oppure decide di invertire il declino stesso, tentando di incollare le due Italie. Questo governo ha deciso la seconda opzione, ma ha come strumento solo il finanziamento in deficit delle soluzioni oltre che la rimozione dei blocchi agli investimenti pubblici già stanziati in precedenza. Si aggiunga che circa un quarto del territorio nazionale è vulnerabile a sismi ed eventi idrogeologici e che ciò richiede un megapiano di messa in sicurezza. In sintesi, se si fa la lista delle almeno 10 emergenze assolute dell'Italia, incorniciata dal differenziale Nord-Sud che rischia di destabilizzare il tutto, aggiungendo che comunque il Nord rende l'Italia una delle principali potenze industriali del pianeta, si dà un messaggio realistico sia di necessità, utile per il negoziato con l'Ue, sia di possibile buon esito delle soluzioni, utile per ottenere attenzione positiva del mercato: cioè che l'Italia, se smossa, è un'opportunità. Resta aperta la questione tecnica di smuoverla bene, e sarò criticissimo sul punto, ma deve essere esplicitato più chiaramente il motivo d'emergenza che rende necessario un azzardo contabile. Lettera di una madre di Napoli: «Prof, cosa posso fare per evitare che mio figlio entri in una banda di criminali perché in casa non ci sono soldi e fuori manca il lavoro?». Un'economia della speranza deve partire dal riconoscimento di una situazione disperata per troppi italiani, dalla verità.www.carlopelanda.com
Jannik Sinner (Ansa)
All’Inalpi Arena di Torino esordio positivo per l’altoatesino, che supera in due set Felix Auger-Aliassime confermando la sua solidità. Giornata amara invece per Lorenzo Musetti che paga le fatiche di Atene e l’emozione per l’esordio nel torneo. Il carrarino è stato battuto da un Taylor Fritz più incisivo nei momenti chiave.
Agostino Ghiglia e Sigfrido Ranucci (Imagoeconomica)
Il premier risponde a Schlein e Conte che chiedono l’azzeramento dell’Autorità per la privacy dopo le ingerenze in un servizio di «Report»: «Membri eletti durante il governo giallorosso». Donzelli: «Favorevoli a sciogliere i collegi nominati dalla sinistra».
Il no della Rai alla richiesta del Garante della privacy di fermare il servizio di Report sull’istruttoria portata avanti dall’Autorità nei confronti di Meta, relativa agli smart glass, nel quale la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci punta il dito su un incontro, risalente a ottobre 2024, tra il componente del collegio del Garante Agostino Ghiglia e il responsabile istituzionale di Meta in Italia prima della decisione del Garante su una multa da 44 milioni di euro, ha scatenato una tempesta politica con le opposizioni che chiedono l’azzeramento dell’intero collegio.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (Imagoeconomica)
La direttiva Ue consente di sforare 18 volte i limiti: le misure di Sala non servono.
Quarantaquattro giorni di aria tossica dall’inizio dell’anno. È il nuovo bilancio dell’emergenza smog nel capoluogo lombardo: un numero che mostra come la città sia quasi arrivata, già a novembre, ai livelli di tutto il 2024, quando i giorni di superamento del limite di legge per le polveri sottili erano stati 68 in totale. Se il trend dovesse proseguire, Milano chiuderebbe l’anno con un bilancio peggiore rispetto al precedente. La media delle concentrazioni di Pm10 - le particelle più pericolose per la salute - è passata da 29 a 30 microgrammi per metro cubo d’aria, confermando un’inversione di tendenza dopo anni di lento calo.
Bill Gates (Ansa)
Solo pochi fanatici si ostinano a sostenere le strategie che ci hanno impoverito senza risultati sull’ambiente. Però le politiche green restano. E gli 838 milioni versati dall’Italia nel 2023 sono diventati 3,5 miliardi nel 2024.
A segnare il cambiamento di rotta, qualche giorno fa, è stato Bill Gates, niente meno. In vista della Cop30, il grande meeting internazionale sul clima, ha presentato un memorandum che suggerisce - se non un ridimensionamento di tutto il discorso green - almeno un cambio di strategia. «Il cambiamento climatico è un problema serio, ma non segnerà la fine della civiltà», ha detto Gates. «L’innovazione scientifica lo arginerà, ed è giunto il momento di una svolta strategica nella lotta globale al cambiamento climatico: dal limitare l’aumento delle temperature alla lotta alla povertà e alla prevenzione delle malattie». L’uscita ha prodotto una serie di reazioni irritate soprattutto fra i sostenitori dell’Apocalisse verde, però ha anche in qualche modo liberato tutti coloro che mal sopportavano i fanatismi sul riscaldamento globale ma non avevano il fegato di ammetterlo. Uscito allo scoperto Gates, ora tutti possono finalmente ammettere che il modo in cui si è discusso e soprattutto si è agito riguardo alla «crisi climatica» è sbagliato e dannoso.






