2023-07-03
Quei preoccupanti legami dell'Iran con il Burkina Faso
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La bandiera russa a Ouagadougou nei giorni del golpe antifrancese del 2022 (Ansa)
Non solo il Mali. L’Iran sta incrementando la propria (preoccupante) influenza anche sul Burkina Faso.Il Burkina Faso aprirà un’ambasciata in Iran. A renderlo noto è stato, il mese scorso, il segretario generale del ministero degli Esteri dello stesso Burkina, Issa Boro, durante un incontro con il viceministro degli Esteri iraniano per gli affari politici, Ali Bagheri Kani. Secondo il Tehran Times, Boro ha definito l’Iran un «Paese con civiltà e cultura grandi e storiche», auspicando anche un ulteriore rafforzamento dei legami con la Repubblica islamica. Lo scorso marzo, a visitare l’Iran era stato il ministro della Salute del Burkina, Robert Lucien Jean-Claude Kargougou, che aveva invocato rapporti più stretti nel settore sanitario. «Siamo pronti per qualsiasi tipo di cooperazione con l'Iran e chiediamo di beneficiare delle esperienze dell'Iran oltre a importare tipologie di medicinali, attrezzature mediche e vaccini», dichiarò nell’occasione Kargougou. «L'Iran eccelle nel campo della salute e dispone di ospedali avanzati, quindi accogliamo con favore lo sviluppo della cooperazione con l'Iran», aggiunse.Il rafforzamento delle relazioni tra Teheran e Ouagadougou sta avvenendo, mentre gli iraniani stanno incrementando la propria influenza sul Mali. Recentemente, il Jerusalem Post ha riportato che il regime degli ayatollah potrebbe presto rifornire Bamako di armi. Tutto questo, senza trascurare che, negli ultimi due anni, Mali e Burkina Faso si sono progressivamente distaccati dalla Francia, avvicinandosi a passi spediti all’orbita russa. Bamako è ormai saldamente sotto l’influenza di Mosca attraverso i mercenari del Wagner Group. Dal canto suo, il presidente ad interim del Burkina, Ibrahim Traore, ha definito a maggio la Russia un «alleato strategico». Non dimentichiamo che Teheran è uno stretto alleato mediorientale di Mosca. E che l’aumento della sua influenza sul Sahel sta assai probabilmente avvenendo sulla scia delle manovre russe in loco. Semmai la grande incognita riguarda un altro fronte: come impatterà il tentato golpe di Prigozhin sulle relazioni dei Paesi del Sahel con Mosca e Teheran? Non dimentichiamo infatti che la politica russa nell’area è principalmente veicolata proprio dai mercenari del Wagner Group. Non è forse un caso che, davanti alla ribellione della compagnia di Prigozhin, la Repubblica islamica si sia schierata a favore di Vladimir Putin. «L'Iran sostiene lo stato di diritto nella Federazione Russa», ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani. Teheran teme verosimilmente che un indebolimento del governo di Mosca possa compromettere la propria politica estera nella regione del Sahel. Al di là di queste incognite, il consolidamento dell’influenza iraniana su Bamako e Ouagadougou non è una buona notizia. Teheran potrebbe aumentare la pressione sul fianco meridionale della Nato e giocare ulteriormente di sponda con i russi in loco. Si delinea un tema di instabilità e di potenziale incremento dei flussi migratori verso l’Europa occidentale. L’amministrazione Biden dovrebbe guardare con maggiore attenzione al Sahel e soprattutto assumere finalmente una postura più severa nei confronti dell’Iran.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.