2024-09-21
Adesso Berlino alza le barricate contro la scalata di Unicredit
Il governo stoppa la vendita di un’altra quota di Commerz. Andrea Orcel aspetta e non molla.Le avvisaglie c’erano tutte. Prima Deutsche Bank che aveva fatto capire di essere pronta a presentare un’offerta per accaparrarsi una parte o la totalità del 12% di Commerzbank ancora detenuta dal governo di Berlino. Poi lo stesso governo di Berlino che apre un’inchiesta per capire come fosse stato possibile che un unico istituto di credito si aggiudicasse tutta la fetta di azioni messa sul mercato. E poi lo stop: ieri infatti la Cancelleria ha fatto sapere di non essere disponibile a vendere, per il momento, altre quote del suo pacchetto del 12%.«La strategia della banca è orientata all’indipendenza e il governo federale la accompagnerà fino a nuovo avviso mantenendo la sua partecipazione azionaria», ha evidenziato l’agenzia finanziaria tedesca che amministra il Fondo di stabilità. Quello di Berlino è stato un vero e proprio crescendo di azioni ostruzionistiche che non lasciano intendere nulla di buono per le velleità di scalata, che era comunque nei piani di Unicredit e del suo ad Andrea Orcel. Vincono i sindacati (soprattutto quello dei Verdi) e tutti quelli che chiedevano di non vendere e di preservare l’indipendenza dell’istituto. «Temiamo che per i due terzi ci possano essere licenziamenti, come è avvenuto per Hvb», è stato l’allarme lanciato dal presidente del coordinamento sindacale aziendale Uwe Tschaege, che è anche vice presidente del Consiglio di sorveglianza della banca. E vincono i conservatori del governo. Esce sconfitto, invece, il ministro delle Finanze, Christian Lindner, esponente dei Liberali Democratic, che ha difeso la vendita del pacchetto del 4,5%, sostenendo che fosse il momento giusto per iniziare il processo di uscita. Una posizione che evidentemente confligge con la decisione dell’esecutivo tedesco di avviare una indagine interna. Sotto esame è stata messa la sequenza di eventi che hanno portato alla vendita delle azioni, anche per capire perché nessuno dei soggetti coinvolti abbia previsto la possibilità che un unico investitore acquisisse l’intera tranche. Perde di sicuro, invece, Christine Lagarde. Il presidente della Bce che in più di un’occasione ha fatto intendere che aggregazioni di questo tipo sarebbero importantissime per creare campioni del credito in Europa capaci di contrastare le grandi banche americane ma non solo. La posizione della Lagarde non viene solo snobbata dal governo tedesco, ma anche da quello spagnolo che a sua volta sta ostacolando l’Opa di Bbva su Sbadell. Non molla invece Unicredit, consapevole che è il momento più difficile e che in operazioni di questo tipo il vento può cambiare in qualsiasi momento. La strategia è chiara. Restare vigili e continuare a far intendere in tutti modi che la banca italiana è pronta a dialogare con Commerzbank e con la donna che guida le finanze del gruppo, Bettina Orlopp, che probabilmente a breve diventerà il nuovo ad. Certo, resta la strada di andare a rastrellare azioni sul mercato, ma non sembra questa l’intenzione di Orcel. Almeno per il momento. In attesa della prossima settimana quando si riuniranno i consigli di gestione e sorveglianza di Commerz.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.