2025-07-24
Vittoria per Stella: resta con la madre e non andrà più in una casa famiglia
Fondamentali le proteste dei condomini e le condizioni di salute della bambina. Il tribunale blocca il provvedimento.Una battaglia vinta. Adesso è sicuro: la piccola Stella (il nome è di fantasia) resterà con la sua mamma e non andrà in una casa famiglia. Esultano i condomini di Monteverde, quartiere residenziale di Roma, che da mesi si erano mobilitati e hanno lottato per la serenità di una bambina di appena cinque anni che soffre anche di una patologia rara. La decisione dei giudici di togliere la piccola alla mamma e ai nonni si basava su una perizia dalla quale emergeva un «comportamento ostativo» della madre nei confronti dell’ex marito. Il papà di Stella è stato rinviato a giudizio e dagli accertamenti è emerso come, nel tempo, la bambina abbia sempre mostrato disagio nel vederlo tanto da vomitare e stare male per i suoi comportamenti violenti. Nello specifico, i giudici hanno sospeso il provvedimento che aveva autorizzato l’uso della forza pubblica per portare via la bimba e hanno disposto una nuova consulenza tecnica per valutare eventuali danni che la bimba potrebbe subire con l’allontanamento dall’appartamento materno e con il collocamento in una casa famiglia. Il Tribunale ha nominato un consulente tecnico che dovrà stabilire «se l’esperienza della separazione dal contesto di vita abituale ed il collocamento in struttura possa rappresentare un fattore di rischio rispetto alla evoluzione della malattia di cui risulta portatrice (sindrome di Fabry)». Il termine per il deposito della relazione finale è stato fissato per il prossimo 22 settembre. «Accolgo con sollievo e commozione» - ha sottolineato in una nota l’assessore alle Attività produttive e Pari opportunità di Roma Capitale Monica Lucarelli - «la decisione del Tribunale di Roma di sospendere il provvedimento che avrebbe imposto l’allontanamento della piccola Stella dalla madre, con l’intervento della forza pubblica. Una scelta che, almeno per ora, restituisce dignità e serenità a una bambina di cinque anni e a una madre che ha trovato nella solidarietà del suo quartiere la forza per resistere a una misura che appariva sproporzionata. Il caso di Stella - ha aggiunto l’assessore - divenuto emblematico grazie alla mobilitazione silenziosa e determinata di un intero condominio a Monteverde, ci interroga come istituzioni e come comunità. Dobbiamo chiederci come evitare che siano le bambine e i bambini a pagare il prezzo di un sistema che, talvolta, sembra perdere di vista la loro reale tutela. Perché una casa famiglia non è un luogo neutro. È una scelta che dovrebbe arrivare solo dopo aver esaurito ogni altra possibilità, dopo aver valutato con rigore ma anche con umanità. Dove c’è una madre presente, se giudicata idonea; dove ci sono nonni, zii, legami familiari solidi; dove esiste una rete affettiva, lì deve esserci prima di tutto ascolto. L’ascolto della storia, della voce, dei bisogni autentici del minore. Oggi festeggiamo un risultato che è il frutto della mobilitazione civica, della presa di parola di cittadini e cittadine che non hanno voltato lo sguardo dall’altra parte. Ma quante Stella non hanno un condominio che le protegge?». Intanto, ieri, a Palazzo Chigi, si è svolto «un incontro sul problema dell’allontanamento dei minori dalle famiglie, alla presenza dei ministri della Famiglia Eugenia Roccella e della Giustizia Carlo Nordio, del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, del Garante per l’Infanzia Marina Terragni. Nel corso della riunione - si legge in una nota - è stata avviata una riflessione su un possibile intervento legislativo in materia». Sulla sorte di Stella era già intervenuta l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Marina Terragni, e tutto il mondo politico. La storia della bambina di Monteverde ha attirato l’attenzione nazionale anche perché ha visto un condominio intero fare le barricate per difenderla. Infatti, gli abitanti dello stabile, sin dal primo tentativo di «prelievo forzato» ad aprile erano scesi per strada per dire no, per opporsi a una decisione insensata che avrebbe fatto solo del male a una bambina che non voleva e ancora oggi non vuole allontanarsi dalla sua mamma tanto da legarsi con lo scotch al tavolo per non essere portata via.«Inorridisce - avevano ribadito i condomini - la richiesta dell’intervento delle forze dell’ordine per portare via la bambina e la descrizione della casa famiglia come un posto dove si va in bicicletta. Non fateci perdere ogni fiducia nella giustizia. Stella non ha colpe, lasciatela continuare a vivere nella sua casa e tra i suoi affetti. Tra i suoi affetti ci siamo e ci saremo sempre anche noi tutti». La politica si è schierata in modo bipartisan con la piccola Stella. «La bambina» - aveva spiegato a La Verità, nelle scorse settimane, il consigliere di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio, Chiara Iannarelli, presidente IX Commissione Politiche giovanili - «vive serena con la mamma, ha amici, fa sport, è ben accudita anche in relazione alla grave malattia che la affligge e che un trauma potrebbe far scatenare con conseguenze devastanti».
(Totaleu)
«Tante persone sono scontente». Lo ha dichiarato l'eurodeputato della Lega in un'intervista al Parlamento europeo di Strasburgo.