2024-04-01
Alla ricerca dei luoghi nel mondo bazzicati dagli hippy
True
La Valle della Luna in Sardegna (iStock)
Viaggi spirituali, viaggi che rimettono al mondo, viaggi che riportano a se stessi: spesso si parte per ritrovare il proprio baricentro e per connettersi agli altri e al mondo circostante con più consapevolezza. È quello che fanno ogni giorno migliaia di persone dacché il mondo è nato.Ne sapevano qualcosa gli hippie, che rifuggendo da tutto ciò che era convenzionale, erravano alla ricerca di luoghi che “parlassero” loro, dove trovare l’essenziale e abbandonare il superfluo.Oggi un certo tipo di distacco organizzato dal mondo sembra non essere più di moda o forse, semplicemente, fa meno rumore in una società dell’informazione come la nostra, dove ogni giorno notizie su notizie si accavallano l’una sull’altra.Del resto, non tutto ciò che è hippie è positivo (si pensi all’utilizzo diffuso delle droghe, per dirne una), ma rimane un atto nutriente andare sulle tracce dei cosiddetti figli dei fiori. Per farlo, basta organizzare un viaggio in uno dei loro luoghi prediletti, per toccare con mano la bellezza e la libertà di quegli anni. La Valle della Luna (iStock)Sardegna: la Valle della Luna (SS)L’ambiente aiuta: le rocce levigate dai venti e il paesaggio lunare, cui la valle deve il suo nome, attirano comunità di hippy a partire dagli anni Sessanta. Mare e vento sono i padroni, mentre le grotte fungono ancora da abitazioni.Siamo a due passi da Santa Teresa di Gallura, famosa per le sue splendide spiagge. Tra queste spiccano Rena Bianca, la solitaria Cala Spinosa e Cala Grande, che è la vera e propria Valle della Luna. Si trova proprio al nord, sul promontorio di Capo Testa, sorta di estremità, non solo geografica.Le acque turchesi, i profumi della macchia mediterranea (tra cui quello di mirto) e la non facile accessibilità l’hanno resa un paradiso agli occhi di coloro che vogliono fuggire dalla città, vivere in piccole comunità e godere della solitudine che solo la natura primordiale riesce a regalare.E quando ci si stanca di tanta riservatezza, si può sempre andare a Santa Teresa, passeggiare nel suo centro storico e magari pranzare a base di suppa cuata, zuppa locale a base di pane, pecorino e brodo di pecora.Da non perdere il faro di Capo Testa.DormireHotel Canne al Vento, via Nazionale 23: hotel a gestione familiare che offre colazioni ottime e abbondanti.MangiareRistorante da Thomas, via Valle d’Aosta 22: tra i piatti forti gli spaghetti vongole e bottarga.PeMa Ristorante, via Valle d’Aosta 2: da provare gli spaghetti con gli anemoni. Goa (iStock)India: GoaNon è una località, bensì un piccolo Stato federato. Si trova sulla costa occidentale indiana, sulle rive del Mar Adriatico ed è famoso per aver dato il nome a uno specifico genere musicale, nato negli anni ’80 sulle ceneri del rapporto tra hippy e musica techno.Goa, come quasi tutti i luoghi amati dagli hippy, gode oggi di un fascino decadente, dovuto alla fine del sogno di una vita completamente libera e priva di obblighi.Nondimeno, oggi si può godere della bellezza naturalistica e storico-artistica del luogo. Tra i must, ci sono sicuramente le cascate Dudhsagar, di solito assalite dai turisti (meglio partire la mattina presto). Sarebbe meglio affidarsi a dei tour privati, anche perché il fiume va guadato in diversi punti. La vegetazione è lussureggiante e le ospiti d’onore sono sicuramente le scimmie.Va visitata almeno una volta anche Panaji, la capitale. Bellissima l’architettura di ascendenza portoghese, così come bellissime sono le spiagge circostanti.DormireITC Grand Goa, 263C, Arossim Beach, Cansaulim, Utorda: splendido resort circondato da ettari di verde e dotato di spiaggia. Si mangia anche benissimo.MangiareMum’s Kitchen, 854, FRQ6+756 Martins Building, Dayanand Bandodkar Marg, near Goa Marriott Resort & Spa, Road, Miramar, Panaji, Goa: da provare i calamari rava fritti e i gamberi al curry.Cool Talk Cafe, MPV2+2JH, Pernem, Arambol: localino hippy dove mangiare un po’ di tutto (per esempio i momos, ravioli tipici del Nepal). Nimbin (iStock)Australia: Nimbin (New South Wales)Per assaporare l’atmosfera hippy non è certo necessario andare in Australia, ma è caldamente consigliato. Non solo l’intero Paese, ma anche questa cittadina sono posti definibili come “fuori dal mondo”, considerata l’unicità dei paesaggi, degli animali, ma anche delle persone che li abitano. Nimbin in sé non è nulla di speciale, ma – come dicevamo – sorge in un contesto naturalistico di tutto rispetto. Siamo a est, a un paio di ore d’auto da Byron Bay, in un luogo che gli aborigeni chiamavano “Rainbow Region”.Questo stradone (perché altro non è) venne scelto a inizio anni ‘70 da comunità hippy di studenti, che vi fondarono l’Aquarius Festival, festival artistico e musicale della controcultura giovanile dell’epoca.I residui di quella cultura sopravvivono ancora oggi tra gli edifici colorati e i negozi di abbigliamento e musica alternativi. Inutile dire che la “città della marijuana” ha un che di decadente e fuori moda, che potrebbe deludere il visitatore desideroso di ritrovare le atmosfere vive di un tempo. Ma questo è: viaggiare significa anche scontrarsi con ciò che non c’è più o che tenta disperatamente di sopravvivere.Da non perdere, nei dintorni, le Nimbin Rocks, affascinanti formazioni rocciose di origine vulcanica. DormireNimbin Waterfall Retreat, 14 Weismantel Road: camere con vista sulle montagne circostanti o sul giardino.MangiareVedic Vegetarian, 1/76 Cullen St.: piatti vegetariani e vegani, in pieno stile hippy.The Feast Cafe, 43° Cullen St.: piatti freschi e preparati con cura, come il Falafel Pita Pocket
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
Ecco #DimmiLaVerità del 17 settembre 2025. Il nostro Giorgio Gandola commenta le trattative nel centrodestra per la candidatura a presidente in Veneto, Campania e Puglia.