2021-06-01
Adorano il vaccino e lo fanno a forma di ostia
Scienziati dell'università del Minnesota lanciano un farmaco anti Covid da ingerire oralmente e del tutto simile al pane eucaristico. Allarme tra i cattolici americani, che rilanciano i moniti di Ettore Gotti Tedeschi sull'avvento di una nuova «chiesa scientista».Niente più punturine ma vaccinazioni distribuite secondo una liturgia che vorrebbe offrire il farmaco in una particola, nemmeno fosse il pane eucaristico. Gli hub trasformati in grandi chiese, con i vaccinandi al posto dei fedeli e medici assieme ad infermieri come celebranti? L'ultima follia arriva dagli Stati Uniti, dove un team di ricercatori guidato dal professore associato dell'Università del Minnesota, Chun Wang, ha progettato un'ostia forgiata a capsula che, se posizionata sotto la lingua, consentirebbe di ingerire il vaccino anti Covid.Lo studio, pubblicato sulla rivista medica peer review Journal of Controlled Release, dimostra che sarebbe così garantita un'efficace conservazione dei vaccini e una somministrazione molto più semplice. Il cachet è una cialda composta principalmente da polimeri come la carbossimetilcellulosa (o Cmc, o gomma di cellulosa), un addensante che previene meccanismi errati di degradazione del principio attivo e che aiuta la «particola» ad aderire alla membrana sublinguale, e l'alginato, con caratteristiche di mucoadesività che possono favorire la veicolazione di farmaci a livello delle mucose dell'apparato gastrico. Questi vaccini, non più in fiale monouso o da diluire prima di essere iniettati, «verranno rapidamente diffusi in tutto il mondo perché non fanno affidamento su determinate attrezzature e non hanno bisogno di particolari tecniche di conservazione», ha commentato il cinese Wang, una laurea in chimica all'università di Nankai e attuale direttore del dipartimento di ingegneria biomedica dell'università delle «Twin cities», le città gemelle, ovvero Minneapolis e Saint Paul. I sei ricercatori che hanno condotto lo studio (due lavorano per l'Università del Texas), ricordano che diversi farmaci vengono somministrati per via sublinguale, in modo da essere assorbiti direttamente nei piccoli vasi sanguigni che si trovano in quella sede. La compressa di nitroglicerina, ad esempio, utilizzata per il trattamento dell'angina pectoris, il dolore al petto che può sfociare in un infarto cardiaco, se posizionata sotto la lingua viene assorbita subito, prima del passaggio attraverso la parete intestinale e il fegato. «Ma le grandi molecole, come le proteine e gli acidi nucleici che compongono molti vaccini, devono essere iniettate per via intramuscolare e sono inoltre molto fragili, devono essere preservate, il che può essere un ostacolo alla distribuzione» del farmaco, scrive il gruppo di lavoro. La composizione delle cialde anti Covid che hanno studiato risolverebbe questi problemi. La tecnologia dei polimeri ha funzionato «con le proteine del virus dell'immunodeficienza umana (Hiv)», dichiara Chun Wang. È soddisfatto della sfida che si estende ai vaccini anti Covid perché «possiamo prendere una grande molecola come una proteina, conservarla a temperatura ambiente, somministrarla attraverso il sito sublinguale, evitare il dolore e il fastidio con gli aghi, farla assorbire e generare effettivamente una risposta immunitaria». Fin qui, i dettagli scientifici. Ma le immagini di queste particole, che ricordano l'ostia consacrata nella messa, stanno turbando molti cattolici. Lifesitenews, uno dei siti statunitensi della battaglia in difesa dei princìpi non negoziabili, ricorda le parole usate lo scorso gennaio dall'ex nunzio apostolico negli Usa, Carlo Maria Viganò, quando commentò la decisione di papa Bergoglio di raccomandare «il vaccino ai fedeli, mentre usa la sua autorità sovrana per richiedere ai cittadini del Vaticano di sottoporsi a un trattamento discutibile in nome di un “dovere etico" non specificato. La squallida Aula Paolo VI è stata scelta emblematicamente come tempio in cui celebrare questo nuovo rito sanitario, officiato dai ministri della religione Covid per assicurare, non certo la salvezza delle anime, ma piuttosto l'illusoria promessa di salute per corpo». Il sito americano osserva che se all'interno di un «regime pseudo sanitario», la trovata di un farmaco camuffato da particola «dovesse essere usata come mezzo per fornire vaccini anti Covid-19, si farebbero certamente confronti tra quella che è stata descritta come la “chiesa" di Covid e i riti sacramentali della Chiesa cattolica». Ha citato anche l'articolo sulla Verità di Ettore Gotti Tedeschi, che in aprile scrisse di «una nuova forma di scientismo, reincarnatosi per risolvere il problema Covid con vaccini da accettare fideisticamente e potrebbe persino proporsi come nuova autorità morale in questo secolo, che chiede un atto di fede verso la vera religione moderna, quella scientifica». Se pensiamo che dopo aver accettato la paura, drastici cambi di vita, la soppressione delle libertà più elementari e, per molti anche la perdita del lavoro; dopo essere stati costretti a vedere persone che morivano perché non venivano curate a casa con protocolli anti Covid, adesso dobbiamo assistere a questa frenesia del vaccinare tutti e comunque, bambini compresi, fingendo di ignorare che tra pochi mesi si parlerà di terza, quarta dose, mentre la ricerca sui farmaci contro il coronavirus procede lentissimamente, l'immagine di un'ostia che racchiude il vaccino risulta davvero qualcosa di molto simile a una provocazione.