2024-05-27
Washington si avvicina a Nairobi (e dà una stoccata a Pechino)
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Joe Biden e il presidente keniota William Ruto (Ansa)
Gli Stati Uniti stanno rafforzando i rapporti con il Kenya. La scorsa settimana, Joe Biden ha ricevuto alla Casa Bianca il presidente del Paese africano, William Ruto. Una mossa volta principalmente a contrastare l'influenza cinese in loco. “Insieme, gli Stati Uniti e il Kenya stanno lavorando per affrontare le sfide che contano di più per la vita dei nostri popoli: sicurezza sanitaria, sicurezza economica, sicurezza informatica e sicurezza climatica”, ha dichiarato Biden durante l’incontro. “Signor presidente, la sua coraggiosa leadership su questo fronte è stata importante e particolarmente di impatto”, ha aggiunto. Non solo. L’inquilino della Casa Bianca ha anche designato il Kenya come “maggiore alleato non Nato”, rendendolo così il primo Paese dell’Africa subsahariana a ricevere tale titolo. Ciò farà sì che i legami di Nairobi con Washington in materia di sicurezza diventino molto più stretti. Inoltre, i due leader hanno annunciato investimenti nell'energia verde, nell'istruzione e nel settore sanitario in Kenya. È chiaro che, rafforzando i legami con Nairobi, la Casa Bianca punta a due obiettivi. Innanzitutto vuole recuperare terreno nel continente africano, proprio mentre sta aumentando l’influenza russa sulla regione del Sahel. Non dimentichiamo d’altronde che, di recente, Washington ha accettato di ritirare i propri soldati dal Niger: quello stesso Niger che, a settembre, aveva siglato un patto di sicurezza con il Mali e il Burkina Faso (tutti Paesi entrati ormai stabilmente nell’orbita di Mosca). Quel Niger che, tra le altre cose, sta anche trattando la vendita di 300 tonnellate di uranio all'Iran (che della Russia è uno dei principali alleati mediorientali). In secondo luogo, Biden sta cercando di contrastare la longa manus della Cina sull’Africa. Non dimentichiamo infatti che, negli scorsi mesi, Nairobi si è avvicinata notevolmente a Pechino. A luglio, Ruto aveva ricevuto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, e, nell’occasione, i due avevano concordato di rafforzare la cooperazione nell’ambito della Belt and Road Initiative. Nel novembre successivo, il presidente kenyota aveva chiesto alla Cina di contrarre nuovo debito (dal valore di un miliardo di dollari) per terminare alcune opere infrastrutturali. Era invece lo scorso gennaio, quando lo stesso Wang Yi ha avuto un incontro con il primo segretario del governo di Nairobi, Musalia Mudavadi. Nell’occasione, secondo un comunicato di Pechino, “Mudavadi ha affermato che la partnership Kenya-Cina è forte e solida”. “La cooperazione pratica”, si legge ancora, “ha ottenuto risultati notevoli e la cooperazione Belt and Road ha fornito un forte sostegno allo sviluppo nazionale e allo sviluppo economico del Kenya”. Insomma, va da sé che, consolidando i rapporti con Nairobi, la Casa Bianca sta cercando di sottrarre quest’ultima all’orbita cinese. “C'è una vera stanchezza della Cina in Africa”, ha detto, non a caso, un ex alto funzionario dell'amministrazione americana alla Cnn. “L’amministrazione vede un’apertura lì”, ha aggiunto. Bisognerà capire se questo avvicinamento verrà a inserirsi in una strategia africana più ampia e articolata. Biden ha perso sensibilmente terreno nel continente in questi anni. Non sarà facile per lui recuperarlo in fretta.