Sul Mes i grillini perdono la faccia. E i pezzi

Sul Mes i grillini perdono la faccia. E i pezzi
Getty Images

«Cambiamo il mandato della Bce e diciamo no al fondo monetario europeo». La minaccia potrebbe essere uscita dalla bocca di un irriducibile sovranista, tipo Alberto Bagnai o Claudio Borghi, leghisti duri e puri che da sempre fanno la guerra all'euro. E invece no, a pronunciare il giuramento solenne di opporsi alla tecnocrazia di Bruxelles e ai suoi meccanismi perversi sono stati i leader del Movimento 5 stelle, quando ancora c'era da rinnovare il Parlamento europeo. Anzi, i grillini non si sono limitati a dichiarare guerra al Fondo salva Stati e all'istituto centrale bancario in campagna elettorale: lo hanno anche scritto. Il testo lo si può trovare ancora lì, sul Blog delle stelle, il portale di Beppe Grillo. Postato l'8 aprile del 2019, poco più di un mese prima che si votasse, il messaggio è presentato come (...)

Una bimba vuole mamma e papà. Per la stampa e i social è fascismo
  • Marea di polemiche per lo spot di Esselunga, in cui una bimba tenta di far riconciliare i genitori separati: «Inno alla famiglia tradizionale, meloniano». Quello della Braun, col trans che si rade la barba, va bene?
  • L’ex parroco di Rozzano molestò un quindicenne: il reato contestato è stato attenuato per la denuncia tardiva. Ma i parenti avvisarono la curia e l’attuale vescovo di Milano.

Lo speciale contiene due articoli.

«Tutte le coop usano il metodo Soumahoro»
Salvatore Buzzi (Getty Images)
Parla Salvatore Buzzi, l’ex ras delle cooperative: «Se le prefetture controllano, come fecero con noi, scopriranno che quasi ogni associazione che si occupa di migranti lucra illegalmente. Con Mafia capitale i giudici salvarono la sinistra e colpirono solo la destra».
Il Regno Unito attacca l’Onu: «È impossibile accogliere chiunque sia discriminato»
Getty Images
Nel mirino la Convenzione sui rifugiati del 1951, pensata per proteggere i perseguitati politici. «Non può valere oggi per gli omosessuali o le donne: sarebbe insostenibile».
Sant’Egidio chiama, Berlino dice «Ja». Sulla comunità piovono euro tedeschi
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz al meeting internazionale della Comunità di Sant'Egidio (Getty Images)
Il regalino di Olaf Scholz non è un caso isolato: la Germania ha un legame privilegiato con l’associazione almeno dai tempi di Helmut Kohl. Che si traduce in incontri ai massimi livelli, ma anche in ricche donazioni.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Change privacy settings