![Un formaggio occitano stregò Carlo Magno](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8yNTgyMDgwNy9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTczNjU3MzE4OH0.t6GgxEtVpvq6pjQXXoWSof5vAkZ2U7GGT1URDgNq0x8/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=0%2C0%2C0%2C0)
(Istock)
La dorsale piemontese di valli al confine transalpino è caratterizzata da una cucina povera di montagna, solidale per tradizione. L'oro bianco del territorio sono l'aglio di Caraglio, strategico per la bagna cauda, e un prodotto caseario d'eccellenza: il castelmagno