![L’Ue prepara il suicidio. La Germania resiste](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8yOTcwNjc2NS9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc0NTM1MDE0Mn0.DvPU3NSby7DA747zAGURrkfeFlPMDVRPQqCJwsyuhYA/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=0%2C0%2C0%2C0)
Olaf Scholz (Getty Images)
- Verso il sesto giro di sanzioni: gas e petrolio. Berlino spaccata dalle pressioni Usa sull’invio di armi.
- Olaf Scholz è criticato da Usa e avversari interni perché accusato di scarso entusiasmo nel sostegno a Kiev e di non aver fornito armi pesanti. Battaglia sull’embargo su petrolio e gas: industriali e sindacati contrari.