2025-02-10
Trump chiama Putin per far finire la guerra
Donald Trump (Getty Images)
Il presidente americano: «Ho parlato con Mosca e vogliono chiudere con la carneficina». Cita la Bibbia e annuncia un piano di pace. Bruxelles rosica perché rischia di perdere pure i benefici della ricostruzione.Dopo l’attentato subito in Pennsylvania, qualcosa in Donald Trump si è mosso. Il suo linguaggio ha conosciuto un nuovo slancio religioso, percepibile anche dalle prime parole pronunciate nel giorno del suo insediamento. E così ha preso forza anche la sua personale missione per la pace, ribadita nell’ultimo messaggio pubblicato sabato dal profilo X della Casa Bianca: «Come dice la Bibbia, “Beati gli operatori di pace”. E a tal fine, spero che la mia più grande eredità sia quella di un pacificatore e un unificatore». Il post è accompagnato da una foto che ritrae la sua squadra schierata intorno a lui, seduto alla scrivania dello Studio Ovale. Fin dalla campagna elettorale, il presidente degli Stati Uniti ha ripetutamente affermato di voler porre fine alle guerre che infiammano il mondo, a partire dal conflitto in Ucraina (che, se fosse stato lui in carica, «non sarebbe mai iniziato»). A tal proposito, parlando con i giornalisti del New York Post a bordo dell’Air Force One, venerdì ha annunciato di aver avuto una conversazione telefonica con Vladimir Putin. Il quale, a suo dire, «vuole vedere le persone smettere di morire». «Tutte quelle persone morte. Giovani, giovani, belle persone. Sono come i vostri figli, due milioni di loro, e .ò senza motivo», ha dichiarato. «Ho sempre avuto un buon rapporto con Putin», ha aggiunto, rimarcando la differenza col suo predecessore, Joe Biden, che invece «è stato un imbarazzo» per la nazione. «Un completo imbarazzo». Il presidente Usa ha poi spiegato di avere un piano concreto per porre fine alla guerra: «Spero che sia veloce. Ogni giorno la gente muore. Questa guerra in Ucraina è così brutta. Voglio porre fine a questa dannata cosa». Poco dopo, rivolgendosi al Consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Waltz, il tycoon ha aggiunto: «Facciamo partire questi incontri. Vogliono incontrarsi. Ogni giorno muoiono persone. Giovani soldati belli vengono uccisi. Giovani uomini, come i miei figli. Da entrambe le parti. Su tutto il campo di battaglia». Il riferimento, chiaramente, è a Putin e Volodymyr Zelensky. Alla domanda su quante volte avesse parlato con il presidente russo, però, Trump ha preferito non rispondere. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non poter né confermare né smentire la notizia del New York Post sulla telefonata. Tra Usa e Russia, ha spiegato, ci sono «comunicazioni condotte attraverso diversi canali, e sullo sfondo della molteplicità di queste comunicazioni, io personalmente potrei non essere a conoscenza di qualcosa». Il rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, ha invece specificato che i contatti tra le due superpotenze devono svolgersi «su una base di eguaglianza e la necessaria considerazione degli interessi russi». «Siamo in attesa di segnali corrispondenti dalla parte americana», ha continuato, menzionando la proposta di Putin di «discutere con calma di tutti quei settori che sono di interesse sia per gli Usa sia per la Russia, sulla base della realtà odierna». Mosca, in altre parole, vuole vedersi riconosciute le conquiste raggiunte sul campo di battaglia. Per quanto riguarda Zelensky, Trump ha detto che prevede di incontrarlo questa settimana a Washington, anche per discutere della sicurezza di asset ucraini come le terre rare. Fronte su cui lo stesso presidente ucraino, per accattivarsi il tycoon, ha aperto le porte agli investimenti Usa. Nei giorni scorsi, infatti, in un’intervista alla Reuters, ha srotolato una mappa classificata con i principali giacimenti di terre rare e altri minerali strategici presenti sul suolo ucraino, dicendosi anche disposto a stipulare contratti per la fornitura di Gnl americano. Anche il vicepresidente Usa, J.D. Vance, dovrebbe vedere Zelensky in occasione della Conferenza di Monaco sulla sicurezza, prevista tra venerdì e domenica. Per quanto non possano esplicitarlo, però, le iniziative di Trump non sono viste così di buon occhio da Kiev. Lo ha chiarito l’ex ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis: «Gli ucraini avevano chiesto agli americani di non contattare Vladimir Putin finché non avessero avuto la possibilità di parlare tra loro», ha raccontato all’Ansa. «Volodymyr Zelensky si aspettava di discutere con Donald Trump la settimana prossima e che solo dopo Trump avrebbe chiamato Putin». «Questo», ha aggiunto, «è pienamente, come si vuol dire, «parlare dell’Ucraina senza l’Ucraina». E non è un buon precedente». Lo stesso Zelensky ha affermato di «non considerare affatto Putin pronto ad avviare attività concrete», denunciando l’ampliamento della «sua cooperazione con la Corea del Nord» e l’invio di altri 100.000 soldati al fronte da parte di Mosca.Chi l’ha presa peggio, però, è Bruxelles, che dopo il totale asservimento all’amministrazione Biden pensava di giocare un ruolo di primo piano. L’Europa - riferisce all’Ansa un alto funzionario Ue commentando i contatti tra Trump e Putin -, «non può essere tagliata fuori» dai negoziati di pace sulla guerra in Ucraina perché «qualsiasi accordo funziona solo con l’Europa». Ma questa maggioranza Ue, la stessa che negli ultimi tre anni ha soffiato sul fuoco del bellicismo, e questi leader europei difficilmente possono trovare la considerazione del tycoon.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)