
«Quelli che fino a ieri lo deridevano, ora lo applaudono, ma il presidente Usa non può stare dalla parte di un esecutivo pro Cina, contro il patrimonio e l'immigrazione incontrollata. Il cambio è stato voluto da Di Maio, Renzi e Vaticano. Salvini lotti ogni giorno».Mr. Bannon, il governo gialloblù che lei ha sostenuto è finito. Cosa ne pensa di questa nuova coalizione tra Pd e 5 stelle?«Io definisco questo nuovo governo il risultato del “voto di Ursula". La coalizione Pd-5 stelle, questa nuova intesa che si propone di guidare l'Italia, è voluta dall'Europa, che cerca di schiacciare i populisti, che sono tanti e sono potenti, e dai quali Bruxelles è terrorizzata. Chiamiamola pure “coalizione Ursula", una coalizione di comodo voluta dall'Europa per tenere l'Italia sotto controllo, anzi sotto scacco».Cosa prevede che succederà adesso? «Dal punto di vista politico, questo ipotetico governo Pd-5 stelle, il governo giallo rosso come dite voi, sarà benedetto dall'Europa e sarà il governo dei porti aperti. Aperti come le borse della Banca centrale europea... Ricominceranno gli sbarchi incondizionati e ingiustificati sulle vostre coste contro la volontà degli italiani ma con il consenso dell'Europa. Prevedo anche che l'Europa farà di tutto perché questo nuovo governo rimanga in piedi, per garantire quell'Italia che fa tanto comodo all'Europa. La Banca centrale europea sarà più indulgente con l'Italia, lo spread calerà e tutti gli attori coinvolti faranno sì che questo matrimonio di comodo sia il più duraturo possibile. Salvini ha fatto paura all'Europa, ha innescato un movimento rivoluzionario all'interno di un'Europa ingiusta, mostrando nero su bianco la volontà del popolo italiano, che è ben diversa dalla volontà dell'Unione europea».Sì, ma poi qualcosa è andato storto!«Si è verificato quello che non è nient'altro che un sequestro di sovranità a discapito dell'intero popolo italiano. A voi italiani è stata letteralmente rubata la vostra legittima sovranità nazionale. Ma la sovranità degli italiani non può e non deve essere comprata. Non si compra neanche con tutti i soldi e tutti i magheggi della Banca centrale europea». Però è Salvini ad aver rotto. Com'è avvenuto a suo avviso questo “furto"? «Io mi riferisco agli attori coinvolti, quelli che hanno lavorato per rubare la sovranità agli italiani, come a una Unholy Trinity , cioè una “trinità profana" composta da Di Maio, Renzi, in concerto con la longa manus del Vaticano. Insieme hanno lavorato per mesi, nell'ombra, contro la volontà del popolo italiano». Non le sembrano parole troppo forti per un uomo di fede come dice di essere, per un cattolico come lei?«Ricordiamoci che nessun governo in Italia ce la fa senza l'avallo del Vaticano e che questo Papa non ama Salvini, è contrario alle sue politiche e non ne ha mai fatto mistero anche pubblicamente. Il Papa invece mi risulta abbia stima per Conte e lo ha incontrato appena dopo la sua nomina in Vaticano, privatamente seppur brevemente».Ma anche il presidente americano ha dato il suo appoggio a questo governo Conte con il suo tweet... «Il presidente Trump non avrebbe mai dato il suo endorsement a questo governo se avesse saputo che tipo di governo era. Un governo che non condivide le politiche trumpiane, un governo contro il patrimonio, pro Cina e pro immigrazione incontrollata. Non ero presente al G-7 ma non credo che Conte abbia spiegato a Trump cosa stesse accadendo in Italia. È impensabile che lo stesso leader - nella fattispecie Conte - rappresenti contemporaneamente due fazioni politiche contrapposte. Quello che poi mi sorprende è che il presidente Trump, deriso e anche pubblicamente dileggiato dai leader della sinistra e del Pd, adesso diventi improvvisamente emblema di credibilità e autorevolezza legittimando il governo italiano». Ma Di Maio è un populista, e lei e stato un fautore dell'alleanza gialloblù.«La soluzione gialloblù era la più logica dopo i risultati delle elezioni dell'anno scorso, ma come ho già detto non tutti i matrimoni funzionano e Di Maio, invece di andare avanti e onorare il populismo, con questa mossa ha scelto di sacrificare l'anima dei 5 Stelle sull'altare del potere». E cosa pensa del premier Conte? «Conte è il classico globalista dei mercati, molto più interessato a compiacere i suoi padroni a Bruxelles e a Davos che a favorire chi lavora duro».E di Salvini?«Il patriota Salvini sarà ancora più potente se andrà all'opposizione di quanto non è stato al governo, quando le stesse forze in maggioranza erano contro di lui, come ha dimostrato il voto europeo. Nel vostro Paese, come in ogni democrazia, l'opposizione ha un ruolo importante. Salvini ha ancora tanti parlamentari e la Lega è a capo di molte commissioni che possono rendere la vita molto difficile al governo attuale anche se l'Europa, lo ribadisco farà di tutto perche questo esecutivo sopravviva il più a lungo possibile. Lo sto dicendo a tanti giornali americani che in queste ore mi stanno chiedendo cosa sia successo in Italia...». E allora io le chiedo cosa deve fare Salvini secondo lei?«Deve lottare ogni giorno per riprendersi la sovranità che il popolo italiano perderà se finirà sotto il regime di Renzi e Di Maio.
La Philarmonie (Getty). Nel riquadro, l'assalto dei pro Pal
A Parigi i pro Pal interrompono con i fumogeni il concerto alla Philarmonie e creano il caos. Boicottato un cantante pop per lo stesso motivo. E l’estrema sinistra applaude.
In Francia l’avanzata dell’antisemitismo non si ferma. Giovedì sera un concerto di musica classica è stato interrotto da militanti pro Pal e, quasi nello stesso momento, un altro concerto, quello di un celebre cantante di origine ebraica, è stato minacciato di boicottaggio. In entrambi i casi, il partito di estrema sinistra La France Insoumise (Lfi) ha svolto un ruolo non indifferente.
Guido Crosetto (Cristian Castelnuovo)
Il ministro della Difesa interviene all’evento organizzato dalla «Verità» dedicato al tema della sicurezza con i vertici del comparto. Roberto Cingolani (Leonardo) e Nunzia Ciardi (Acn): bisogna prevenire le minacce con l’Ia.
Mai, come nel periodo storico nel quale stiamo vivendo, il mondo è stato più insicuro. Attualmente ci sono 61 conflitti armati attivi, il numero più alto dalla Seconda guerra mondiale, che coinvolgono oltre 92 Paesi. Ieri, a Roma, La Verità ha organizzato un evento dal titolo «Sicurezza, Difesa, Infrastrutture intelligenti», che ha analizzato punto per punto i temi caldi della questione con esponenti di spicco quali il ministro della Difesa Guido Crosetto intervistato dal direttore della Verità, Maurizio Belpietro.
Donald trump e Viktor Orbán (Ansa)
Il premier ungherese è stato ricevuto a pranzo dall’inquilino della Casa Bianca. In agenda anche petrolio russo e guerra in Ucraina. Mosca contro l’Ue sui visti.
Ieri Viktor Orbán è stato ricevuto alla Casa Bianca da Donald Trump, che ha definito il premier ungherese «un grande leader». Di più: tessendo le sue lodi, il tycoon ci ha tenuto a sottolineare che «sull’immigrazione l’Europa ha fatto errori enormi, mentre Orbán non li ha fatti». Durante la visita, in particolare, è stato firmato un nuovo accordo di cooperazione nucleare tra Stati Uniti e Ungheria, destinato a rafforzare i legami energetici e tecnologici fra i due Paesi. In proposito, il ministro degli Esteri magiaro, Péter Szijjártó, ha sottolineato che la partnership con Washington non preclude il diritto di Budapest a mantenere rapporti con Mosca sul piano energetico. «Considerata la nostra realtà geografica, mantenere la possibilità di acquistare energia dalla Russia senza sanzioni o restrizioni legali è essenziale per la sicurezza energetica dell’Ungheria», ha dichiarato il ministro.
Bivacco di immigrati in Francia. Nel riquadro, Jean Eudes Gannat (Getty Images)
Inquietante caso di censura: prelevato dalla polizia per un video TikTok il figlio di un collaboratore storico di Jean-Marie Le Pen, Gannat. Intanto i media invitano la Sweeney a chiedere perdono per lo spot dei jeans.
Sarà pure che, come sostengono in molti, il wokismo è morto e il politicamente corretto ha subito qualche battuta d’arresto. Ma sembra proprio che la nefasta influenza da essi esercitata per anni sulla cultura occidentale abbia prodotto conseguenze pesanti e durature. Lo testimoniano due recentissimi casi di diversa portata ma di analoga origine. Il primo e più inquietante è quello che coinvolge Jean Eudes Gannat, trentunenne attivista e giornalista destrorso francese, figlio di Pascal Gannat, storico collaboratore di Jean-Marie Le Pen. Giovedì sera, Gannat è stato preso in custodia dalla polizia e trattenuto fino a ieri mattina, il tutto a causa di un video pubblicato su TikTok.






