
La sfida tra Khalifa Haftar e il governo di Tripoli passa (anche) dal Niger. E intanto fa capolino Mosca. Stando a quanto riferito da Agenzia Nova, a fine agosto, il figlio del generale della Cirenaica, Saddam Haftar, si è recato a Niamey. La visita ha fatto seguito a un viaggio, compiuto da una delegazione governativa nigerina a Bengasi lo scorso luglio. Dietro questi contatti, si celerebbe la volontà di rafforzare i rapporti in vari settori: commercio, prodotti petroliferi e agricoltura. Tuttavia, secondo la stessa fonte, pare che al centro di questo avvicinamento tra Haftar e Niamey figuri il comparto della sicurezza.Il generale della Cirenaica punterebbe infatti a disporre di una propria presenza militare nella base nigerina di Madama. “La base, ammodernata nel 2014 per ospitare una pista di 1.800 metri, aree di parcheggio per velivoli e piazzole per elicotteri, fungerà da piattaforma logistica per il trasferimento di armi, munizioni ed equipaggiamenti militari via aerea, da trasportare successivamente in Libia, distante meno di 100 chilometri, o in altre aree del Sahel”, ha riportato Agenzia Nova, secondo cui i militari libici dovrebbero essere affiancati da una presenza russa. Non dimentichiamo d’altronde che Haftar gode storicamente dell’appoggio di Mosca. E che la giunta militare, al potere in Niger dall’anno scorso, si è notevolmente avvicinata al Cremlino, seguendo l’esempio del Mali e del Burkina Faso. Ed ecco che, probabilmente non a caso, anche il governo di Tripoli, a inizio settembre, ha inviato una propria delegazione in Niger, per incontrarne il ministro degli Interni, Mohamed Toumba. Pare tuttavia, sempre secondo Agenzia Nova, che la rappresentanza nigerina, che ha accolto gli esponenti dell’esecutivo libico dell’Ovest, sarebbe stata di grado inferiore, rispetto a quella riservata al figlio di Haftar. Insomma, è chiaro che il premier Abdul Hamid Dbeibeh non ha intenzione di lasciare al generale della Cirenaica il monopolio dei rapporti libici con Niamey. Tuttavia sembra altrettanto chiaro come, almeno per il momento, Haftar risulti in vantaggio, potendo sfruttare i suoi storici legami con Mosca. Il governo di Tripoli, al contrario, è spalleggiato dalla Turchia. Una Turchia che, almeno a livello potenziale, è forse preoccupata dall’iperattivismo russo nella parte orientale della Libia e nella regione del Sahel. Non è quindi del tutto escludibile che, attraverso Dbeibah, Ankara stia cercando di recuperare terreno nell’area. Il punto è che Recep Tayyip Erdogan si muoverà prevedibilmente per i suoi interessi e non nell’ottica della Nato. Ecco perché l’Alleanza atlantica farebbe bene a rilanciare urgentemente il proprio fianco meridionale.
Federica Mogherini e Stefano Sannino (Ansa)
- Presunte irregolarità nei finanziamenti al Collegio d’Europa, di cui l’ex ministro è rettore. Coinvolto un manager dell’istituto. Ma la Procura ha chiesto la revoca dell’immunità anche per altri sospettati.
- Stefano Sannino, capo del «ministero degli Esteri» europeo, si è sposato col compagno a Madrid e ha ricevuto premi per il suo attivismo pro Lgbt. Pure lui adesso è indagato.
Lo speciale contiene due articoli.
Mario Draghi (Ansa)
L’ex premier: «Adottarla su larga scala per colmare il gap con America e Cina».
Mario Draghi torna a sferzare l’Europa. Da quando non indossa più i panni del premier, non perde occasione per mettere in evidenza le fragilità di un’istituzione che da Palazzo Chigi magnificava in modo incondizionato. Al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini aveva parlato di una Ue «marginale e spettatrice» che «ha perso l’illusione di essere protagonista della scena internazionale» e delle necessità di «riformare la sua organizzazione politica». Ieri, con toni non meno polemici, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Milano, si è rivolto ai giovani parlando di nuove tecnologie. Sulle quali, attacca l’ex premier, l’Europa è indietro. La prospettiva è «un futuro di stagnazione se non sarà colmato il divario che ci separa da altri Paesi, nello sviluppo dell’Intelligenza artificiale».
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Proposta di legge per chiedere una quota ai pensionati extra Ue I firmatari: «Equità». Negli Stati Uniti fino a 500 euro al mese.
Nella Francia di Macron i pensionati stranieri che sognano di trascorrere la loro vecchiaia al sole della Costa Azzurra potrebbero essere costretti a riconsiderare i loro piani. L’assistenza sanitaria gratuita potrebbe essere soppressa. Si fa cioè strada l’ipotesi concreta che i pensionati extracomunitari che attualmente beneficiano del sistema sanitario pubblico inizino a pagarne i costi.
2025-12-02
Su Netflix arriva «L’amore è cieco», il reality che mette alla prova i sentimenti al buio
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«L’amore è cieco» (Netflix)
Il nuovo reality di Netflix riunisce single che si conoscono senza vedersi, parlando attraverso cabine separate. Solo dopo dieci giorni al buio possono incontrarsi e capire se la sintonia nata dalle parole regge alla realtà.
L'amore è cieco, sulla cui locandina campeggiano sorridenti Fabio Caressa e Benedetta Parodi, dovrebbe portare con sé un punto di domanda: qualcosa che lasci aperto agli interrogativi, al dubbio, all'idea che no, l'amore possa avere bisogno di vederci benissimo. Lo show, il cui titolo rievoca la saggezza (presunta) popolare, cerca di provare empiricamente la veridicità del detto. Non è, dunque, un dating show canonico, in cui single stanchi della propria solitudine si mettano a disposizione di chi, come loro, voglia trovare una controparte per la vita.






