2021-10-04
Tirano gli sport equestri: 25% in più di cavalli e fantini rispetto al 2020
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Dressage, salto ostacoli, polo, ma anche semplici escursioni: andare a cavallo, oltre essere una passione, racchiude molte discipline praticate a livello agonistico. In Italia in un anno sono aumentati gli atleti e i cavalli tesserati presso la Fise: rispettivamente 30.000 e 4.000 in più rispetto al 2020.Il cavallo è da sempre considerato un animale nobile dotato di grande intelligenza e sensibilità. E proprio in virtù di queste qualità, unite a un carattere mite e facilmente addestrabile, è un animale che unito all'uomo può dar vita a un'accoppiata unica nel mondo dello sport. Per ottenere e raggiungere dei buoni risultati è necessario che tra cavallo e fantino si instauri un rapporto fatto di fiducia, amicizia, comprensione e collaborazione. Ed è forse per questo che, nella maggior parte di chi pratica uno sport equestre, la passione per i cavalli e l'equitazione nasce fin da bambini. Diversi studi hanno dimostrato come praticare equitazione fin da piccoli aiuta a sviluppare in maniera migliore le proprie relazioni sociali.Il mondo dell'equitazione talmente ampio che può offrire diverse possibilità di attività sportiva a cavallo: si va dalle più conosciute discipline olimpiche come il dressage, il salto a ostacoli, il cross country e il concorso completo, alle altre come l'endurance, il reining, il volteggio, passando per gli sport di squadra come il polo e l'horseball, una sorta di pallacanestro giocata a cavallo. È bene precisare, però, che non va fatta confusione con l'ippica, attività che prevede gare in velocità tra singoli cavalli all'interno degli ippodromi. Ma come si praticano nello specifico questi sport? Nel dressage il cavallo ha il compito di eseguire una serie di figure prestabilite, un po' come avviene nella ginnastica ritmica, e riceve un punteggio basato sulla valutazione di una giuria. Il salto a ostacoli è forse la disciplina più famosa e seguita a livello mediatico. Qui i cavalli vengono suddivisi in base all'età e alla stazza e gareggiano all'interno di circuiti allestiti con ostacoli da superare. Chi completa il circuito nel minor tempo e con il minor numero di penalità, accumulate nel caso di ostacolo abbattuto, ottiene il punteggio migliore. Il cross country ha le caratteristiche di una gara campestre ma corsa a cavallo: chi arriva primo vince. A racchiudere queste tre discipline, c'è infine il concorso completo. Questo per quanto riguarda le discipline olimpiche. Dopodiché, esistono molte altre forme di equitazione. L'endurance, considerata dagli esperti come la disciplina più spettacolare, è una gara in cui la caratteristica principale è la resistenza del cavallo: si corre su percorsi di diversa natura e su una distanza che va dai 30 ai 160 chilometri. Resistenza sì, ma anche cura. Non va trascurato come in questo sport uno degli elementi principali sia l'attenzione alla salute del cavallo. Proprio perché la distanza da percorrere è molto lunga, la gara viene spezzettata in più parti, con pit stop ogni 30-35 chilometri durante i quali ai cavalli viene eseguita una visita veterinaria attraverso il controllo del battito cardiaco, il livello di disidratazione, viene esaminato il colore delle mucose, la respirazione, eventuali movimenti intestinali e tutti i parametri metabolici e meccanici in base ai quali viene concessa l'idoneità al cavallo affinché possa continuare la gara. Il reining è uno sport equestre di origine americana, portato avanti dai cowboy che in sella al loro cavallo radunavano e muovevano le mandrie di bovini. Da qui ne è nato una disciplina a tutti gli effetti con gare in cui chi sta a cavallo deve esibirsi all'interno di un'arena preposta e ripetere diverse manovre per totalizzare un punteggio: cerchi, rotazioni a 360 gradi facendo perno sulle zampe posteriori, cambi di galoppo, arresto, dietro front al galoppo e retromarce. Nel volteggio, invece, si eseguono esercizi ginnici su un cavallo al passo o al galoppo in base alla categoria e sulle note di un sottofondo musicale.Per quanto concerne invece l'ippica, le gare di velocità tra cavalli, è senz'altro la disciplina meno complessa e più semplice da comprendere per gli appassionati in quanto non ci sono molte regole da seguire. Ippica che a sua volta si sdoppia in due rami: il trotto, dove il cavallo assume l'andatura con la sincronia diagonale delle zampe, vale a dire zampa destra anteriore e zampa sinistra posteriore in appoggio, e il galoppo, dove il cavallo va a un'andatura scandita in tre tempi muovendo prima una zampa posteriore, poi quella anteriore in diagonale e poi l'altra anteriore. Discipline equestri che trovano una declinazione anche negli sport di squadra. A partire dal polo, un gioco dove due formazioni composte da quattro giocatori a cavallo ciascuno, dotati di stecche di bambù, si affrontano con l'obiettivo di segnare un «gol» spedendo una palla di legno in na porta delimitata da due pali. Infine, l'horseball, dove si replica a cavallo una sorta di pallacanestro, con l'obbligo di dover passare la palla a tre giocatori diversi prima di poter mettere a segno un canestro.Venendo invece a un po' di numeri, è interessante come negli ultimi anni il numero di atleti e cavalli tesserati presso la Fise - Federazione italiana sport equestri - sia in costante crescita. Dai dati pubblicati dall'organo federale fondato a Roma nel 1926 e che rappresenta gli sport equestri a livello olimpico per l'Italia, si nota che nel 2021, dati aggiornati al mese di settembre, gli atleti sono passati dai 132.129 del 2020 ai 162.995 attuali; mentre i cavalli sono passati dai 30.185 del 2020 ai 34.061 di quest'anno.