sussidi

Non solo il caso Kaufmann: la Procura di Roma ha aperto diversi fascicoli su società di produzione che hanno goduto di faraonici sussidi. C’è pure la Cacciamani, ad di Cinecittà. Intanto i film italiani spariscono dalle sale.
Sui dazi Berlino vuole la guerra Usa-Europa
Friedrich Merz e Donald Trump (Ansa)
  • Mentre continua la trattativa, la Germania alza il tiro: «Contromisure senza un accordo equo». Trump: «La scadenza del 1° agosto non verrà spostata. Lettera all’Ue entro due giorni. In arrivo altre sanzioni al 200% sui farmaci, al 50% sul rame e al 10% sui Brics».
  • Germania, presentata la manovra: aiuti per le imprese energivore e maxi spese per la Difesa.

Lo speciale contiene due articoli.

I produttori scrivono alla «Verità»: «Sul sussidio rispettate le norme»
(IStock)
Motus Studios, Kino Produzioni e Red Monk Studio: «Opere fatte e distribuite all’estero».
La Ue parla di flessibilità ma rilancia i traguardi green sulla pelle dell’industria
Teresa Ribera (Getty Images)
Aggiornate le linee guida sulla CO2: nessuna valutazione sull’impatto economico. Critico il centrodestra. Il settore siderurgico piange, però si limita a chiedere sussidi.
Le storture del tax credit sono un vaso di Pandora privo di fondo: nel 2023 quasi il 20% delle opere estere che hanno attinto all’aiutino di Stato è dichiarato «fantasma». Lo storico produttore De Micheli: «Ai registi interessa solo far quadrare i conti...».
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