scafisti ong

Sgominata la banda degli scafisti di lusso
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Offrivano traversate con tutti gli agi a clandestini «Vip» in rotta verso l’Italia: un viaggio poteva costare fino a 6.000 euro a testa. Bottino totale: quasi mezzo milione. In manette sono finiti 12 uomini (6 tunisini e 6 italiani). E non si escludono legami con la mafia.
Nuove armi per la lotta agli scafisti e accelerazione sui flussi regolari
Ansa
Via libera in Cdm al decreto legge sui migranti. Fino a 30 anni per i trafficanti con più morti. Previste quote preferenziali per i Paesi che avvisano sui rischi dell’immigrazione. Passa anche la «norma anti Soumahoro».
I servizi italiani: «Le navi Ong un vantaggio per gli scafisti»
Ansa
Il report dell’intelligence conferma i sospetti. Ora bisogna che l’Ue dia subito seguito alle decisioni dell’ultimo Consiglio europeo: difesa dei confini, patti con i Paesi afro-asiatici e campagna per scoraggiare le traversate.
Piantedosi ha ragione: meno traversate, meno morti
Matteo Piantedosi (Ansa)

Che cosa ha detto di tanto strano Matteo Piantedosi da meritare titoli in prima pagina della maggior parte dei giornali italiani? Una cosa ovvia, magari graffiante come la carta vetrata, soprattutto se si è di fronte a una tragedia con decine di vittime tra cui molti bambini, ma comunque evidente. Per il ministro dell’Interno «la disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vite dei propri figli». E che cosa c’è di scandaloso in tutto ciò? Perché a sinistra hanno definito le parole del numero uno dei Viminale «indegne», «inaccettabili», «disumane», per arrivare poi a chiedere le dimissioni dell’uomo a cui è affidata la responsabilità delle forze dell’ordine? Non è forse vero che per quanto si sia disperati e si voglia fuggire da un Paese per dare un futuro migliore alla propria famiglia, il viaggio non può essere intrapreso mettendo in pericolo la vita stessa dei figli?

Gli scafisti picchiavano i migranti e gli attivisti delle Ong li coprivano
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Spuntano le foto, risalenti al 2017, di un trafficante che pesta i clandestini davanti ai militanti delle Onlus. Ma il capitano della Vos Hestia si rifiutava di denunciarlo alle autorità: «Io non sono qui per fare la spia»
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