2023-03-10
Nuove armi per la lotta agli scafisti e accelerazione sui flussi regolari
Via libera in Cdm al decreto legge sui migranti. Fino a 30 anni per i trafficanti con più morti. Previste quote preferenziali per i Paesi che avvisano sui rischi dell’immigrazione. Passa anche la «norma anti Soumahoro».Il potenziamento delle armi giuridiche per contrastare gli scafisti trafficanti di esseri umani è nel decreto legge che contiene «disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare» approvato ieri pomeriggio durante il Consiglio dei ministri convocato a Cutro (Crotone), città diventata simbolo della tragedia sulla spiaggia di Steccato.IN ACQUE INTERNAZIONALILa norma più attesa riguarda i reati legati alla tratta di esseri umani e «prevede un aumento delle pene per il traffico dei migranti»: fino a 30 anni di carcere. In pratica viene introdotto un nuovo reato per chi provoca morte o lesioni gravi come conseguenza del traffico di persone. Il testo: «Chiunque [...] promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l’ingresso [...], quando il trasporto o l’ingresso sono attuati con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante, è punito con la reclusione da 20 a 30 anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte (o lesioni gravi o gravissime, ndr) di una o più persone». L’ultimo comma del testo, il sesto, prevede anche che «se la condotta è diretta a procurare l’ingresso illegale nel territorio dello Stato, il reato si considera commesso nel territorio dello Stato quando la morte o le lesioni si verificano in acque internazionali». Quindi anche se i passeggeri dovessero morire o restare feriti mentre sono ancora in acque internazionali, se si dovesse scoprire che il viaggio era diretto a procurare l’ingresso illegale in Italia, il reato di «morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina» si riterrà consumato in Italia. POTENZIATI I CPRAltro punto cardine è il potenziamento dei Cpr, i Centri di permanenza per i rimpatri: la realizzazione delle strutture «è effettuata, fino al 31 dicembre 2025, anche in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea». Sulla costruzione di nuove strutture per gli irregolari da espellere, insomma, il governo Meloni preme sull’acceleratore.NIENTE MARINA MILITAREEra previsto anche un articolo sul potenziamento della sorveglianza marittima (che coinvolgeva anche i comandanti di navi da guerra della Marina militare), ma il ministero della Difesa ha chiesto che venisse stralciata. Il ministro Guido Crosetto non ha potuto prendere parte al Cdm perché impegnato a Roma per la visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Avrebbe quindi chiesto formalmente di stralciare il testo nel punto in cui si riferiva all’istituzione di un «dispositivo integrato interministeriale di sorveglianza marittima», ma alla fine si è preferito stralciare tutto l’articolo, rinviando al prossimo Cdm.Passa anche il testo spinto dalla Lega sulle inadempienze nella gestione dei centri per migranti che prevede, «in caso di grave inadempimento» rispetto al capitolato di gara la nomina da parte del prefetto (con proprio decreto) di uno o più commissari per la gestione straordinaria e temporanea dell’impresa per garantire «la continuità dei servizi indifferibili per la tutela dei diritti fondamentali, nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali».botta alle ong La norma, per semplificazione giornalistica, è stata ribattezzata «anti Soumahoro» perché interviene sulla scia di quanto accaduto con le coop della suocera e della moglie (indagate in un’inchiesta della Procura di Latina) del deputato leader della Lega braccianti finite a gambe all’aria. Ma ovviamente Aboubakar Soumahoro si è risentito: «Ancora una volta», ha replicato, «il mio nome viene associato alla mala gestione dei centri d’accoglienza peri richiedenti asilo in modo palesemente denigratorio. Sono attacchi diffamatori». E ha ribadito che con le coop di famiglia non c’entra nulla.FLUSSI TRIENNALISe da un lato il testo inasprisce le norme contro scafisti e clandestini, dall’altro ripristina i flussi regolari. Il decreto approvato contiene infatti un ampio e dettagliato campo normativo sui flussi regolari (che sarà di durata triennale): «I flussi di ingresso devono tenere conto dell’analisi del fabbisogno del mercato del lavoro». E consente, per esempio, «l’ingresso e il soggiorno per lavoro subordinato allo straniero residente all’estero che completa un corso di formazione professionale e civico-linguistico, organizzato sulla base dei fabbisogni manifestati dal ministero del Lavoro e dalle associazioni di categoria del settore produttivo interessato». Non solo: semplifica e accelera le procedure di rilascio del nulla osta al lavoro, che finora era regolato da un iter burocratico particolarmente farraginoso e molto contestato dalle associazioni di categoria.