«Avvenire» annuncia l’apertura di un’inchiesta su Meloni, Nordio e Piantedosi per il caso Almasri. La Cpi smentisce, ma si scopre che la denuncia c’è davvero. Solo che risale al 2019 e chiama in causa molti governi, compresi quelli di Renzi e Gentiloni.
Nell’ufficio del magistrato sono rimasti due fascicoli scottanti. Quello sulla Squadra Fiore, che contiene anche intercettazioni nei confronti di agenti dei servizi. E quello su «Domani», nel quale per errore ha infilato la velina sul capo di gabinetto della Meloni.
Prevista un’informativa in Aula del Guardasigilli e del titolare del Viminale: finisce così l’Aventino delle minoranze. Che fanno pure le barricate sulla proposta della Fondazione Einaudi di tornare all’immunità parlamentare pre Tangentopoli. Il centrodestra apre.
Il ministero: «Le decisioni dei giudici sono di corto respiro e mirano solo a prendere tempo: il sistema fa parte del patto Ue che entrerà in vigore nel 2026». La retorica di Elly Schlein: «Il governo ha liberato Almasri e respinto le vittime delle sue torture».