2025-08-24
Piantedosi tranquillizza la sinistra: «Sfratto a Casapound? È previsto»
Matteo Piantedosi (Imagoeconomica)
Agitazione per il Leoncavallo. Il ministro: «Prima o poi interverremo anche a Roma».Ci risiamo: eccoli lì, i benpensanti progressisti di sinistra. Va tutto bene fino a quando non si toglie loro la possibilità di occupare abusivamente immobili, impedire il normale funzionamento dell’ordine pubblico, incassare mezzo milione in nero. A Milano non si è fatto nemmeno in tempo a sgomberare il centro sociale Leoncavallo, abusivo dal 1975, che subito i compagni si sono strappati vesti e capelli al grido di «Fassisti, fassisti». E lì in prima fila c’è - immancabile - Laura Boldrini, che, con fare indignato, ha rampognato il governo e rimesso in riga tutti. «L’unico sgombero di cui il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi deve occuparsi è quello dello stabile di via Napoleone III a Roma, occupato illegalmente dai neofascisti di Casapound». Il problema è che la signora Boldrini probabilmente ignorava un fatto quando ha tirato fuori di nuovo la solita morale: «In una Repubblica nata dalla resistenza e con una Costituzione antifascista, non ci può essere spazio per organizzazioni che si richiamano ai disvalori del regime». Oltre a spiegarci come si tratta il dissenso politico rispetto a idee non allineate al perbenismo di sinistra («va sciolta Casapound e con essa qualsiasi realtà che sia animata da idee anticostituzionali»). Ciò che la signora Boldrini forse ignorava è che, come afferma lo stesso ministro dell’Interno, «anche Casapound rientra tra gli sgomberi in programma». I più maliziosi potranno pensare che «sì, lo dice adesso». Ma Piantedosi ricorda che già quando era prefetto di Roma, vale a dire tra il 2020 e il 2022, aveva provveduto a inserire Casapound «nell’elenco dei centri che sono da sgomberare» e che «arriverà anche il suo turno».Eppure - si sa - come fai fai, la sinistra non è mai contenta. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza verdi e sinistra e coportavoce di Europa verde, lagna che «le dichiarazioni del ministro della Cultura Alessandro Giuli su Casapound sono gravi e inaccettabili» e continua con il «doppiopesismo del governo Meloni». Venerdì a Giuli, interrogato sulla vicenda del Leoncavallo, era stato chiesto se non sia opportuno sgomberare anche l’immobile legato a Casapound. Il ministro aveva risposto: «Nella misura in cui si allinea a dei criteri di legalità, no». E giù di critiche. Ora Piantedosi rassicura anche sul futuro del centro sociale di destra; ma i compagni non sono comunque contenti. «Non esiste alcuna legalità da rispettare: quella sede va sgomberata immediatamente. Si tratta di un’organizzazione neofascista che andrebbe sciolta, non tollerata», segnala ancora Bonelli.Intanto, tornando dalle parti di Milano, aleggia già lo spettro di una possibile assegnazione di un nuovo spazio al centro sociale da parte del Comune. Maurizio Gasparri dichiara infatti: «Immerso in mille guai che ne dimostrano l’epilogo fallimentare, Beppe Sala sembra che abbia come prima preoccupazione quella di trovare una sede al Leoncavallo». Proprio a tal riguardo, il deputato di Fratelli d’Italia (nonché ex vicesindaco sotto la Madonnina durante la giunta Moratti) Riccardo De Corato assicura che presenterà «una proposta di legge nazionale per impedire a qualsiasi amministrazione pubblica di concedere o assegnare spazi, anche tramite bandi o manifestazioni di interesse, a chi sta occupando o ha occupato abusivamente immobili o aree pubbliche o private». «L’occupazione di spazi senza titolo», commenta, «non può diventare un pass per ottenere beni pubblici il giorno dopo. È un segnale sbagliato per la città e per lo Stato di diritto».
Francesca Albanese (Imagoeconomica)
Alessandro Orsini (Imagoeconomica)