- Il Paese attraversa una grave crisi politica, sfiancato dalle continue crisi di governo. Anche la Presidenza da quasi un decennio è falcidiata dagli impeachment anche se il Pil è salito del 3,3% nel 2024. Trionfano i cartelli della droga, che hanno portato il Perù ad essere il primo produttore al mondo di cocaina.
- Il Perù è stato il primo Stato del Sudamerica a riconoscere l'Impero del Sol Levante post-isolazionista già nel 1873. Per questo è stato oggetto di un forte flusso di immigrati dal Giappone sin dal 1899. La parabola dei Nikkei Perujin, dal lavoro nelle piantagioni al successo in città, alla deportazione nei campi di prigionia negli Usa.
Intervento dei militari ecuadoregni nella prigione di Guayaquil (Ansa)
- Il presidente Noboa decreta il «conflitto armato interno» dopo le sommosse innescate dalla fuga del boss Macìas Villamar. Le carceri sono fuori controllo e gli agenti vengono impiccati: 13 vittime, 70 arresti. Giallo sull’artiglieria: i terroristi usano armi peruviane.
- Polonia, dopo l'arresto di due membri dell'esecutivo dell'ex premier Andrzej Duda, Donald Tusk accusa: «La destra si rassegni al cambio di governo». La replica: «Rilasciateli».
Lo speciale contiene due articoli.
Ursula von der Leyen (Getty Images)
Ora si rasenta l’assurdo, ma è dagli anni Settanta che l’ideologia sulla sostenibilità fa danni. Meglio liberarsi di certi politici.
Luìs Inàcio Lula da Silva (Getty Images)
Dopo l’assalto al Parlamento, il leader brasiliano fa tabula rasa. Mentre nessuno si cura dei moti di piazza (con 50 morti) in Perù.
Pedro Castillo (Ansa)
Dina Boluarte diventa presidente, dopo la destituzione di Pedro Castillo. L’insegnante accusato di corruzione che ha fallito il suo colpo di Stato. Nell’indifferenza dei media.