2023-06-04
Dal no al Ddt al Green deal. Le battaglie ambientaliste ci portano fino all’inferno
Ursula von der Leyen (Getty Images)
Ora si rasenta l’assurdo, ma è dagli anni Settanta che l’ideologia sulla sostenibilità fa danni. Meglio liberarsi di certi politici.Nel caso vi foste proposti di andare dritto all’inferno, la strada più sicura è - fidatevi - quella lastricata dalle buone intenzioni degli ambientalisti. Ma, mi spiace per voi, non sarà quello dell’Aldilà, ove magari, a dispetto di tutte le sofferenze, ci si imbatte in alcune belle anime di sicuro interesse; sarà quello dell’Aldiquà, che non offre sollievi e ove ci si imbatte, al massimo, in anime belle di utili idioti.1 Grazie al Ddt (il cui inventore si meritò il premio Nobel e che Winston Churchill definì “polvere miracolosa”), nel 1962 si registrarono nello Sri Lanka 31 casi di malaria, a fronte dei 2 milioni nel 1948. Gli ambientalisti fecero tanto baccano dal farne proibire l’uso. Dicevano che fa male all’ambiente e fa venire il cancro, ma risultò che avevano torto in entrambe le cose. Riuscirono però ad evitare la sconfitta della malaria.2 Alla fine degli anni Settanta fecero vietare l’uso del diclorometano nel processo di produzione di proteine animali. Dicevano che fa male all’ambiente e fa venire il cancro, ma risultò che avevano torto in entrambe le cose. Riuscirono però a far sorgere il caso della mucca pazza, mettendo per qualche tempo in ginocchio una fetta del settore produttivo alimentare. 3 Nel 1991 convinsero il governo del Perù a interrompere la clorazione delle acque potabili. Dicevano che l’ipoclorito fa male all’ambiente e fa venire il cancro, ma risultò che avevano torto in entrambe le cose. Riuscirono però a far scoppiare un’epidemia di colera che colpì milioni di peruviani e ne portò 10.000 all’obitorio. 4 Quando nacque oltre 40 anni fa, il partito del Sole-che-Ride fece tanto baccano da interrompere lo sviluppo della tecnologia elettronucleare, promettendo l’energia dal Sole. Riuscirono nel primo intento, ma non mantennero la promessa neanche un poco. Il mondo dovette continuare ad affidarsi pesantemente ai combustibili fossili.5 In Italia, gli ambientalisti vinsero i due referendum contro il nucleare - nel 1987 a valle di Chernobyl, e nel 2011 a valle di Fukushima - promettendo che il resto del mondo ci avrebbe seguiti. Invece il resto del mondo ci ha ignorati: nessuno chiuse il nucleare dopo quegli eventi. Anzi, l’Ucraina, dopo Chernobyl, installò 9 reattori nucleari, e il Giappone sta riavviando i propri. Alla fine, l’Italia è rimasta col cerino in mano e con le bollette elettriche più care del mondo.6 Non contenti, non sapendo dove altrove rivolgere la loro forza distruttiva, si dedicarono anima e core alla lotta contro gli Ogm (Organismi geneticamente migliorati) in agricoltura. Ottennero la proibizione dell’uso del “golden rice”, una varietà di riso che, grazie all’ingegneria genetica, produrrebbe riso ricco di beta-carotene, precursore della vitamina A, assente nel riso ordinario. Questo è quasi l’unica forma di nutrimento di milioni di poveri del mondo, decine di migliaia dei quali, carenti di vitamina A, son votati alla cecità, e a volte alla morte. 7 A cavallo tra lo scorso e il presente millennio, gli ambientalisti s’inventarono l’elettrosmog. I campi elettromagnetici della telefonia mobile e della trasmissione elettrica - dicevano - danneggiano l’ambiente e fanno venire il cancro. Quando fu definitamente certificato che nulla delle due cose è vera, dissero che quei campi fanno cuocere il cervello. Mi dicono che stanno ancora riflettendo sull’obiezione di chi gli ha fatto notare che un telefonino non è un forno a micro-onde.8 In campo energetico, il successo riscosso col nucleare gli ha dato l’aìre per dirigere ogni sforzo distruttivo verso i combustibili fossili. Non sapendo come fare a prendersela con carbone, petrolio e gas, si sono inventati il global warming, prima, derubricato poi a cambiamento climatico (visto che ogni tanto s’aveva rinfrescamento) e, infine – dopo che gli è stato fatto notare che il clima cambia sempre – a crisi climatica, qualunque cosa la cosa significhi, ammesso che significhi qualcosa. Per fronteggiare i capricci del clima, hanno convinto il mondo a spendere trilioni di dollari con lo scopo di cambiarlo (il clima, non il mondo), anziché per adattarsi ad esso. Come dire: per evitare il peso della neve sui tetti delle case in montagna, è stato speso denaro perché smettesse di nevicare anziché per costruire spioventi i tetti di quelle case. I milioni di morti per mancanza di protezione da eventi meteo severi non si contano. E questo grazie agli ambientalisti.Ha declamato Ursula von der Leyen in un suo recente discorso: «Non vi è alcun dubbio che un modello di crescita concentrato sui combustibili fossili è semplicemente obsoleto. Abbiamo quindi la necessità di de-carbonizzare la nostra economia il più velocemente possibile. L’umanità può ben ideare un differente modello di crescita che è sostenibile fino al lontano futuro: questo è lo spirito del Green deal europeo». Hanno raggiunto i vertici del potere questi ambientalisti, ed è da lì che ci condurranno all’inferno. Togliamoceli di torno finché siamo in tempo.
(Arma dei Carabinieri)
Nella serata del 25 novembre i Carabinieri della Compagnia di Milano Duomo hanno arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti due bergamaschi, un palermitano e un soggetto di nazionalità spagnola, rispettivamente di 28, 32, 29 e 54 anni.
I militari dell'Arma, nel corso di un più ampio servizio di prevenzione generale organizzato per le vie di Milano, insospettiti da un autoarticolato con targa spagnola di dubbia provenienza, dopo una prima fase di monitoraggio fino alla provincia di Bergamo, hanno sorpreso i soggetti mentre scaricavano 10 borsoni dal mezzo, all’interno di un capannone.
Alla perquisizione, sono stati trovati 258 chilogrammi di hashish, suddivisi in panetti da 100 grammi ciascuno e termosigillati.
L’autoarticolato, sottoposto a sequestro, è risultato dotato di un doppio fondo utilizzato per nascone la droga.
Nel corso dei successivi accertamenti sviluppati nelle abitazioni degli indagati, sono stati rinvenuti in casa del 28enne altri 86 chili di hashish, termosigillati e nascosti all’interno di un congelatore oltre a materiale per il confezionamento, due pistole cariche con matricola abrasa, munizioni e materiale riconducibile ad altri reati tra cui t-shirt riportanti la scritta «Polizia», un paio di manette, una maschera per travestimento, il tutto ancora ancora al vaglio degli inquirenti. Per il 28enne è scattato l’arresto anche per detenzione abusiva di arma clandestina. Nell’abitazione del 29enne sono stati invece trovati altri 4 chilogrammi di droga, anche questi custoditi in un congelatore, suddivisi in panetti da 100 grammi ciascuno e termosigillati. Complessivamente, sono stati sequestrati circa 348 chilogrammi di hashish.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Bergamo, i quattro sono stati portati nel carcere di San Vittore di Milano in attesa dell’udienza di convalida.
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Brian Hughes (Getty Images)
Nel riquadro Francesco Morcavallo (iStock)