Il potentissimo braccio destro di Giuseppi ai tempi di Palazzo Chigi riprende a farsi vedere in Rete e in tv. Finora lo spin doctor del Movimento ha sempre rifiutato di candidarsi, ma forse adesso ci sta pensando.
La Corte d’Appello di Cagliari ha anche allertato la Procura per le «anomalie riscontrate»: la contiana ha persino dimenticato di nominare il mandatario elettorale. E a dicembre ha provato a «sostituire» la sua prima versione. Ora si arrocca con Pd e M5s.
Soglia superata con il 64,4% (più del primo turno): ora il garante è ufficialmente defenestrato. Si attende adesso la reazione dell’ex comico che aveva chiesto il nuovo voto. All’orizzonte lo spettro della scissione.
L’avvocato dei dissidenti interni, Lorenzo Borrè: «Chi non si allinea al nuovo corso è espulso e marchiato a vita. Le assemblee sono plebisciti, altro che democrazia. La creazione di Beppe e Casaleggio è entrata ormai nella fase zombie».