Paolo Mieli sul Corriere indica la via: imbrigliare il leader della Lega e riciclare l'attuale presidente del Consiglio con una maggioranza composta da democratici, M5s e Forza Italia. Accontenterebbe tutti, meno gli elettori.
Plico con un bossolo spedito al Viminale. Su Internet Enrico Galmozzi, fondatore di Prima linea condannato per duplice omicidio, si rivolge al vicepremier leghista: «Giù la testa, cogl... una volta consegnavamo a mano».
Rinviato a lunedì l'approdo in Cdm dei decreti sicurezza e immigrazione. Ma già infuria la polemica. In realtà, le misure volute da Matteo Salvini sono un concentrato di buon senso. E fanno risparmiare 1,5 miliardi.
L'imprecazione scatologica a Matteo Salvini è solo l'ultimo degli attacchi verbali che ci riguardano. Dal «vomitevoli» macroniano, al «lazzaroni» di Jean - Claude Juncker, al «beoni» di Jeroen Dijesselbloem. E il Quirinale? Bacchetta i nazionalisti.
Il ministro del Granducato ci fa la morale, ma gli extracomunitari che cercano lavoro lì hanno vita durissima. Tasse da pagare, controlli continui e una doppia visita medica.