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D-Day: tutti gli italiani in Normandia nei giorni dello sbarco
Bombe americane al napalm sull'isolotto di Cézembre, dove si trovava una guarnigione di Marò italiani (Usaf Archives)

Ottant'anni fa migliaia di italiani si trovavano in Normandia e Bretagna. Chi erano i militari arruolati dai tedeschi dopo l'armistizio per le battaglie seguite al D-Day del 6 giugno 1944.

Ora la Salis è l’eroina di chi prima snobbava gli italiani in catene
Ilaria Salis (Ansa)
  • Dem e stampa hanno sempre ignorato i guai dei connazionali detenuti all’estero, da Chico Forti ai marò: oggi sono quasi 2.000.
  • Giorgia Meloni: «Io e Orbán non interferiamo. Le manette si usano pure altrove». Il padre di Ilaria querela Matteo Salvini.

Lo speciale contiene due articoli.

Gli inconsolabili per l’«acchiappanazi» ieri ridevano dell’umiliazione dei marò
Ansa
Il detenuto commuove se il carceriere è di destra. Altrimenti serve a sfamare i comici.
Quanti italiani dimenticati all’estero mentre si è costruito il santino di Zaki
Patrick Zaki (Ansa)
Il successo del governo per la grazia è innegabile. Quello che si comprende poco è il tifo montato dalla sinistra, che tace per i 2.000 nostri connazionali incarcerati nel mondo. A meno che non voglia «ingaggiare» lo studente.
«Panorama» ha dato un nome a cinque dei marò trucidati da Tito
Grazie ai soldi raccolti dal nostro settimanale, l’analisi del dna ha dato un’identità a cinque dei 21 militari gettati in una fossa comune a Ossero, nel 1945. Lo studio dei resti ha permesso di fare luce sulla crudeltà comunista: oltre alla fucilazione vi fu lo scempio dei corpi.
Le Firme

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