- In questi ultimi anni siamo stati abituati a sentirci spiegare l'importanza dell'indipendenza energetica e del legame, quasi simbiotico, che la lega all’indipendenza dalle materie prime. Da alcuni anni la Commissione Europea sostiene «l’obbligo morale» di aprire nuove miniere sul suolo europeo ed in questo senso ha varato la «Legge europea sulle materie prime critiche»(European critical raw material act) per stabilire dei vincoli al consumo annuo dell'UE di quelle che vengono definite materie prime strategiche.
- In Italia la storia dell'estrazione di materie prime critiche è antica. Le miniere in Piemonte e Lombardia dove si ottenevano cobalto, zinco e piombo. E la risorsa del litio, nata dalla geotermia in Toscana all'inizio dell'Ottocento.
Minerale di litio. Nel riquadro, Massimo Nicolazzi (Getty Images)
L’esperto Massimo Nicolazzi: «Ditte australiane già estraggono in Val di Susa. Così si evita di finire vincolati ai cinesi».
(Imagoeconomica)
Scoperte nuove riserve di gas offshore. L’inflazione spinge i guadagni a 7,39 miliardi contro gli 1,103 di un anno fa.
Il Paese è ricchissimo di minerali preziosi e terre rare, fondamentali per le tecnologie pulite. Mosca e Pechino hanno già messo le mani su ciò che serve per attuare l'economia verde. L'Ue blatera di green, ma sta ferma.
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L'incapacità di sfruttare giacimenti di gas e petrolio costa all'Italia 300 milioni di entrate fiscali l'anno. E con l'aumento dei canoni di concessione previsto dal precedente governo, gli investitori fuggiranno verso i Paesi vicini (Grecia e Albania), aumentando la nostra dipendenza energetica dall'estero.