crisi medio oriente

Vendetta Usa: raid in Iraq e Siria. Mosca chiede l’intervento dell’Onu
Getty Images
Dopo i tre soldati caduti Washington colpisce 85 obiettivi. La Casa Bianca: «È solo l’inizio». Teheran protesta e Baghdad accusa: «Tra i 39 morti anche civili». La Russia non ci sta: «Seminano il caos nel Medio Oriente».
Roma-Parigi-Berlino: «La priorità è isolare i fondamentalisti». E Borrell critica l’Anp
Ansa
  • Nuovo asse al Consiglio europeo, unanime nel chiedere pause al conflitto. L’Alto rappresentante resta ambiguo sul dopo Gaza.
  • Sotto la pressione interna ed esterna, Benjamin Netanyahu vuole Tony Blair come «coordinatore umanitario». Olaf Scholz: «I due Stati? Solo senza i terroristi».

Lo speciale contiene due articoli.

Missione Usa in Qatar sul dopo Hamas. La tregua si riduce a 4 ore al giorno
Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano, John Kirby (Ansa)
  • La Casa Bianca annuncia l’accordo: stop quotidiano alle ostilità. Gerusalemme smentisce solo in parte. Per i prigionieri si muovono pure Cia e Mossad. Pressing su Doha e Ankara per mollare i fondamentalisti.
  • Francesca Albanese, inviata Onu pro Palestina, replica alle accuse sul conflitto d’interessi: «Mio marito non c’entra. Siamo al patriarcato». Ma Un Watch conferma: «Dice che il genocidio lo compiono gli ebrei».

Lo speciale contiene due articoli.

Diffuso il video di 2 ostaggi. Jihad: «Pronti a liberarli». L’Idf è nel covo dei miliziani
Nel riquadri due degli ostaggi in mano ad Hamas: in alto Hannah Katzir, in basso Yagil Yaakov (Ansa)
  • Hannah Katzir, 77 anni, e Yagil Yaakov, 12, costretti ad accusare il premier. L’esercito: «Terrorismo psicologico». Ucciso un altro capo islamista, era lo specialista anti tank.
  • Nella bufera i fotografi del 7 ottobre. Israele: «Sapevano dell’attacco?». Chieste spiegazioni a Reuters, Ap e «New York Times», che stipendia un filonazista.

Lo speciale contiene due articoli.

Israele soffrirebbe la doppia esposizione del suo esercito
Alex Zarfati (Progetto Dreyfus)
Né Hezbollah né Gerusalemme per ora mirano all’allargamento del conflitto. E all’Iran basta sabotare le relazioni con i sauditi.
Le Firme

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