crisi italia

Le aziende si fermano i politici fanno spallucce
Enrico Letta (Ansa)

La campagna elettorale sta per chiudere e insieme ad essa chiudono anche le aziende che la politica, troppo impegnata a confrontarsi su temi d’attualità come il fascismo, ha dimenticato. Le notizie compaiono qua e là, nelle pagine di cronaca, oppure nella sezione economica dei giornali.

L'inflazione ferma, il Pil negativo e l'immobilismo del governo impediscono la rivalutazione, mentre sugli assegni più alti continua a gravare il contributo di solidarietà. Alberto Brambilla: «Fra 12 mesi stop a quota 100: si rischia lo scalone. Serve flessibilità in uscita».
Ai ristoratori sul baratro solo una mancetta
Ansa
Addio allo sconto per chi paga con carta di credito. Per le attività, in crisi profonda da mesi, è previsto un rimborso del 90% sull'acquisto di prodotti italiani. Il fondo è di solamente 400 milioni per il 2020 e la procedura per accedervi è lenta e complessa.
Gianfranco Vissani: «I politici non sanno cosa sia un ristorante: non pagano mai...»
Gianfranco Vissani (Ansa)
Lo chef: «La Castelli ci invita a cambiare lavoro? Si trovi lei un altro mestiere. Dallo Stato ho arretrati per 1 milione di euro».
Impariamo da Pericle come non comportarci
Pericle (iStock)
La Germania non ha né avrà alcuna «solidarietà» nei confronti dell'Italia, semplicemente ha bisogno delle nostre industrie. Per approfittarne, il premier deve studiare l'antica Atene, che perì per la paura della peste e per l'abbandono del senso religioso.
Le Firme

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