2020-02-20
In Italia si consumano più di 12 milioni di chiacchiere e frittelle
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Tortelli o frappe. Fritte o al forno. E che dire delle castagnole? Di dolci di Carnevale c'è l'imbarazzo della scelta. E non solo in Italia. In Portogallo non perdetevi le papos do anjo, ovvero le pancine d'angelo. Dolcetti all'uovo ricoperti di zucchero candito.In Inghilterra il Martedì Grasso coincide con la festa nazionale del pancake. Da gustare rigorosamente con sciroppo d'acero e frutti di bosco. Lo speciale contiene quattro articoli e gallery fotografiche.Tortelli o frappe. Chiacchiere fritte o al forno. Castagnole? Di dolci di Carnevale c'è l'imbarazzo della scelta. E non solo in Italia. Il nostro Paese vanta alcuni dei festeggiamenti più belli e particolari al mondo e senza dubbio alcuni dei dolci più gustosi. Eppure, senza voler cadere nel tranello di chi preferisce le frittelle (ripiene magari, con crema pasticcera o pinoli e uvetta) o le chiacchiere di pasta sottile a forma di rettangolo o rombo o intrecciata, è impossibile non aver assaggiato almeno una volta nella vita uno di questi dolcetti. Ogni regione le chiama in modo diverso: in Piemonte sono le gale, i galani in Veneto. I toscani li chiamano cenci e stracci della Toscana, al Sud struffoli. Alcuni invece le definiscono in base al grado di cottura, come in Trentino dove le chiacchiere diventano i crostoli a evocare la crosta dorata. Nella settimana di Carnevale, stima la Coldiretti, vengono consumati circa 12 milioni di chili di dolci tipici per una spesa complessiva attorno ai 150 milioni di euro. Il costo varia infatti dai 5 euro al chilo per le preparazioni casalinghe contro una spesa dai 15 ai 30 euro, con picchi anche di 65 euro per le diverse specialità in vendita nei forni e nelle pasticcerie. E nel resto del mondo? In Belgio si consumano palline fritte ripiene di mele. Le smoutebollen sono piccoli bocconcini tondi di pasta fritta, fragranti fuori e morbidi dentro, passate nello zucchero quando ancora caldi. Si trovano un po' ovunque: dei chioschi, nelle pasticcerie, ma anche nei ristoranti. I più buoni tuttavia si trovano negli stand di street food venduti in cartocci conici. In Svezia il dolce tipico è la semla e prende il nome dal materdì grasso, lo Semladag. Il dolcetto non è altro che un soffice panino speziato con il cardamomo. La versione «ricca» è fatta con una farcitura di panna montata e mandelmassa, un goloso marzapane.Se il Brasile è troppo lontano ma siete tentati dai dolcetti locali, in Portogallo, nei pressi di Lisbona, si trovano tonnellate di papos de anjo. Le pancine dell'angelo sono uno dei dolci più saporiti di tutto il Carnevale: composte principalmente da uovo, si cuociono al forno e poi si immergono nello sciroppo di zucchero bollente. Paradisiache. E se pensate che in Inghilterra il pudding sia il dolce più gettonato.. vi sbagliate. Per Carnevale vincono i pancake. La giornata nazionale di queste soffici e gustose rondelle cade in corrispondenza del Martedì Grasso.
Lo stabilimento Stellantis di Melfi (Imagoeconomica)
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