2025-09-03
I sindacati provano a fermare l’Italia. Scioperi a catena, trasporti a rischio
Agitazioni al via da domani nelle ferrovie con possibili ritardi e cancellazioni (anche dei treni merci). Sabato incrociano le braccia i lavoratori degli aeroporti. E a rimetterci, come sempre, sono i pendolari.Finite le vacanze iniziano gli scioperi: settembre si annuncia «nero» per gli utenti dei trasporti, con quasi 70 astensioni dal lavoro, sia su base nazionale che locale. Si sciopera a go-go, dunque, e si prevedono giornate di inferno per chi utilizza il trasporto pubblico per recarsi a scuola, al lavoro, per impegni professionali, familiari e personali. Dopo un’estate torrida dal punto di vista delle temperature, gli italiani sono attesi da un autunno caldo per quel che riguarda gli spostamenti. Iniziamo dai treni. Giovedì 4 e sabato 6 settembre saranno giorni di caos per uno sciopero nazionale del trasporto ferroviario indetto dal sindacato generale di base e dall’assemblea nazionale Personale di macchina e Personale di bordo del Gruppo Fs. Chi aderirà allo sciopero incrocerà le braccia tra le 21 di giovedì e le 18 di venerdì: lo sciopero riguarderà sia il trasporto passeggeri che quello merci. Trenitalia e Italo garantiranno alcune linee a media e lunga percorrenza: l’elenco dei treni che viaggeranno regolarmente è a disposizione dei cittadini sui siti Internet delle due aziende. Per quanto riguarda il trasporto ferroviario regionale, sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle 6 alle 9. Il giorno dopo si passa agli aerei. Il 6 settembre sciopereranno infatti per tutta la giornata i dipendenti delle compagnie aeree EasyJet e Volotea, mentre il personale di Wizz Air si asterrà dal lavoro per quattro ore, dalle 12 alle 16. Sciopero anche per gli operatori del servizio di gestione dei bagagli e del personale di vigilanza negli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria, Crotone, Roma, Firenze, Pisa e Catania, anche in questo caso dalle 12 alle 16, mentre a Milano Linate lo sciopero sarà di 24 ore. A settembre è in programma anche un altro sciopero nazionale del settore aereo indetto dal sindacato Cub Trasporti, per il 26, che interesserà invece sia gli operatori di terra sia quelli di volo. Sempre il 26 settembre, sciopero nazionale dei dipendenti di Volotea. Per quel che riguarda poi il trasporto pubblico locale, quella di domani sarà una giornata da dimenticare per i cittadini romani. Sulla rete Atac, infatti, è in programma uno sciopero aziendale di quattro ore, dalle 8.30 alle 12.30, proclamato dal sindacato Sul. Lo sciopero, informa Romamobilità.it, riguarda l’intera rete Atac, con esclusione dei collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di sub-affidamento. Non saranno garantite, per la durata dello sciopero, le corse sulla rete di trasporto pubblico della Capitale di bus, filobus, tram, metropolitane e ferrotranvia Termini-Centocelle. Durante lo sciopero, nelle stazioni della metropolitana che resteranno eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. Le motivazioni principali poste alla base dello sciopero, fa sapere Atac attraverso il sito, sono «i cambi turno individuali degli operatori di stazione; i pasti del personale front-line; la fruizione della legge 104; la premialità nei diversi settori produttivi aziendali; la sicurezza nell’uscita pedonale della rimessa Portonaccio; i servizi igienici nei capolinea; le criticità del settore biglietterie; l’applicazione della sentenza della Corte di Cassazione per la IV area a livello normativo ed economico». Trasporto pubblico locale caratterizzato da tanti altri scioperi settembrini: lunedì prossimo, 8 settembre, proteste a Catania, Enna, Palermo e Savona. Il lunedì successivo, 15 settembre sciopero di 24 ore del Tpl in Umbria, a Pisa e La Spezia, con stop del trasporto ferroviario in Calabria e, parzialmente, a Ravenna. Non mancano le navi. Il 6 settembre sciopero per l’intero turno i lavoratori di Moby Spa di Livorno. Non solo il settore dei trasporti sarà costellato di scioperi nel mese di settembre: tra le varie agitazioni, c’è quella nazionale dei direttori del ministero della Giustizia, in programma per tutta la giornata di oggi e che interessa tutti gli uffici giudiziari italiani, con corredo di manifestazioni di protesta contro la bozza del nuovo Ordinamento professionale del personale non dirigenziale dell’amministrazione giudiziaria, predisposta dal Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e diffusa ai sindacati il 26 giugno scorso. La bozza prevede la soppressione del profilo del direttore, con il suo assorbimento nella generica famiglia professionale dei servizi amministrativi dell’Area funzionari. Il 22 settembre è in calendario anche lo sciopero nazionale della scuola, delle regioni e delle autonomie locali, che durerà per l’intera giornata. Insomma, per i cittadini si annunciano tempi duri. Al di là della legittimità degli scioperi, non si può infatti trascurare che a subire le conseguenze degli scioperi a raffica sono lavoratori e famiglie, che si troveranno a fare i conti con disservizi di ogni genere.
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