2025-10-17
Una risata fa impazzire gli Lgbt
Gli attivisti si scagliano contro l’attrice Keira Knightley, «colpevole» di aver sorriso durante un’intervista in cui le si chiedeva conto delle posizioni di J.K. Rowling sui trans.Tempi strani, questi. Tempi in cui una risata - giudicata sarcastica - può spingere al boicottaggio. Keira Knightley è un’attrice britannica molto famosa che, tra le altre cose, interpreterà, nell’audio libro su Harry Potter, Dolores Umbridge, l’inquisitrice suprema dal ministro della Magia. Durante un’intervista concessa a Decider, l’attrice ha risposto così a una domanda sulle polemiche riguardanti le posizioni sul gender della creatrice di Harry Potter, J.K. Rowling: «Non ne ero a conoscenza, no. Mi dispiace molto». Knightley ha poi detto che spera che persone che la pensano diversamente possano comunque trattarsi con rispetto. Tra le due affermazioni, una risata, forse dettata dal nervosismo (del resto chi ha voglia oggi di parlare di queste cose quando tutto può essere usato dai talebani della parola contro di te), che molti hanno letto come uno sberleffo nei confronti della comunità Lgbt. Un utente per esempio ha scritto sui social: «È quella risatina/sberleffo che mi ha colpito, come un adolescente che si scusa quando viene rimproverato per aver parlato. Non lo pensa davvero, sa solo che è più facile dirlo». Un altro ancora: «Traduzione: a Keira Knightley non importa delle persone trans». E via di accuse gratuite. Perché oggi non importa più cosa dici, ma pure come lo dici. Se non sei troppo serio quando parli della comunità Lgbt allora sei un pericoloso estremista. Come la Rowling, del resto, che da anni è nel mirino di trans e queer solo per essersi spesa per i diritti delle donne. Quelle vere. Quelle con cromosomi XX e senza barba. L’ossessione per la scrittrice britannica e il suo pensiero ha raggiunto livelli assurdi. La scorsa settimana, a Vancouver, è stata organizzata una passeggiata nei boschi a tema Harry Potter che è stata annullata non appena è insorta la comunità trans. Ma non solo. L’Old Forge, un pub scozzese, aveva organizzato per Halloween una serata che aveva come tema proprio il mago di Hogwarts. Anche qui il solito schema: la comunità trans è insorta e la serata è stata annullata. Purtroppo, usare Harry Potter come tema si è rivelato un’esperienza divisiva e alcuni membri del nostro staff hanno ricevuto critiche ingiustificate». E l’Old Forge non è affatto un pub di pericolosi suprematisti bianchi. Tutt’altro. Come hanno scritto sui social, infatti, «pensavamo fosse chiaro cosa pensassimo dei diritti di tutti, soprattutto considerando il nostro recente sostegno alle straordinarie celebrazioni del Knoydart Pride: avevamo anche programmato una raccolta di beneficenza per i giovani transgender quella sera. Qualsiasi delusione causata dalla scelta del tema è stata sicuramente involontaria». Ma è sempre così. Queste comunità vengono coccolate dalla sinistra in nome dell’inclusione e della pluralismo. Ma poi puntano a tappare la bocca agli altri. Come del resto è successo anche recentemente a Legnano quando il centrodestra ha chiesto un minuto di silenzio per Charlie Kirk, fatto denunciato dal consigliere di Fratelli d’Italia, Gioele Tafuri. Un membro dell’opposizione, Davide Crepaldi, si è opposto col solito mantra («chi semina vento raccoglie tempesta») mentre il sindaco, Lorenzo Radice, ha parlato di «idee aberranti e di persone che invitano i bambini a fare il saluto nazista perché quelle idee portano all’odio».Ora, l’odio non sta di sicuro a destra. A destra nessuno ha mai chiesto che non vengano fatti determinati eventi. A sinistra sì. E sempre, ovviamente, in nome della tolleranza e del rispetto delle idee. Le loro, ovviamente. Quelle altrui mai.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.
Ecco #DimmiLaVerità del 17 ottobre 2025. Ospite il capogruppo di Fdi in Commissione agricoltura, Marco Cerreto. L'argomento del giorno è: "Il pasticcio europeo del taglio dei fondi del settore agricolo".