Agitazioni al via da domani nelle ferrovie con possibili ritardi e cancellazioni (anche dei treni merci). Sabato incrociano le braccia i lavoratori degli aeroporti. E a rimetterci, come sempre, sono i pendolari.
La partecipazione si ferma a un misero 3% nei trasporti, al 4 nella sanità e nella pubblica amministrazione, al 6,5 nella scuola. Intanto però, nel disinteresse dei sindacati, l’ex Fiat svuota le fabbriche e invita i suoi fornitori ad andare a produrre all’estero.