2024-06-28
Scuole e case di riposo di Milano nei guai per gli impianti antincendio
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (Ansa)
Quasi chiuse le indagini sul rogo in una Rsa nel 2023, al palo la commissione d’inchiesta.A Milano c’è un problema con i sistemi antincendio e antifumo negli immobili gestiti dal Comune, tra cui soprattutto le scuole. A spiegarlo è stato il vicesindaco Anna Scavuzzo, interpellata sull’argomento poche settimane fa dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Riccardo Truppo: solo 67 istituti su 265 sarebbero certificati per l’antincendio. «Sono numeri impietosi. Se si pensa che la vita dei nostri bambini è gestita con mancanze certificative di questo tipo non c’è da star tranquilli. Soprattutto in seguito alla tragedia della Rsa di via dei Cinquecento mi sarei aspettato altri numeri», afferma Truppo. È passato quasi un anno da quando, nella Casa dei coniugi, storica casa di riposo del comune di Milano, nella notte tra il 6 e o il 7 luglio 2023, morirono 6 persone mentre altre 80 rimasero ferite. Una storia tragica che insegna molto su come Palazzo Marino gestisce gli impianti antincendio in questo tipo di strutture e sulle responsabilità che proprio l’amministrazione comunale potrebbe aver avuto nella vicenda. A stabilirlo sarà la Procura di Milano che è in fase di chiusura delle indagini (sono in corso le ultime consulenze tecniche) e che lo scorso anno aveva messo sotto indagine due dirigenti di Palazzo Marino (il direttore al Welfare, Michele Petrelli, e il responsabile dell’Area residenzialità anziani e persone con disabilità, Guido Gandino). Oltre a loro, sul taccuino dei magistrati (i pm Maura Ripamonti e Sara Arduini, coordinate dall’aggiunta Tiziana Siciliano) ci sono anche Giancarlo Anghinolfi, il direttore generale di Proges - la cooperativa che gestisce la struttura per conto del Comune - e la direttrice Claudia Zerletti. La morte di quelle persone è finita praticamente nel dimenticatoio. Eppure, quando tragedie come questa accadono in altre città - come, per esempio, a Torino in piazza San Carlo nel 2017, quando morirono due donne con il ferimento di 1.600 persone davanti al maxischermo per la finale di Champions Real-Juve - il tema arriva a diventare di dibattito nazionale. A Milano è diverso. Ma bisognerebbe parlarne, anche perché la sicurezza nelle strutture gestite da Palazzo Marino è questione di stretta attualità, in particolare per la tutela di anziani e bambini. L’anno scorso, dopo la tragedia della Casa dei coniugi, si era parlato di istituire una commissione d’inchiesta per approfondire le convenzioni e lo stato degli immobili di tutte le Rsa del Comune di Milano. Si parlò dell’importanza di verificare sul posto le condizioni degli stabili insieme con il comandante provinciale dei vigili del fuoco o di un suo delegato, per verificare lo stato di salute degli impianti antincendio e le vie di fuga. All’epoca si era saputo che l’impianto di rilevazione fumi, alla Rsa dei Coniugi, non funzionava da mesi: la cooperativa Proges aveva ovviato con la presenza notturna di un tecnico antincendio. Quella commissione d’inchiesta è stata costituita ma non è mai stata convocata per nominare il presidente. È probabile che si stia aspettando la nomina ufficiale del nuovo assessore alla Casa, Guido Bardelli, che prenderà il posto del nuovo europarlamentare Pierfrancesco Maran. Ma intanto il tempo passa. Le indagini della Procura si sono concentrate nell’ultimo proprio sulle carenze negli impianti di rilevazione degli incendi, che sarebbero stati guasti per più di due anni. Un altro nodo da sciogliere sarà la questione dell’appalto del Comune - che sarebbe stato sempre rinviato - sulla messa in sicurezza della struttura. L’incendio sarebbe partito da una sigaretta fumata in camera da una delle vittime. Senza un sistema di rivelazione adeguato sarebbe stato impossibile accorgersi prima del rogo. Inoltre, era apparso subito chiaro come la presenza di un solo addetto alla segnalazione antincendio fosse insufficiente. Un problema che lo stesso vicesindaco Scavuzzo ha ammesso durante un’interpellanza a Palazzo Marino.
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