2025-09-03
Schillaci recluta un altro rettore. Con Chigi resta il gelo
Orazio Schillaci (Getty images)
Gianfranco Nicoletti siederà nel comitato tecnico del ministero. Nessuna smentita sull’intenzione di cambiare i dirigenti di Fdi al dicastero.Tutto parte da una comunicazione interna inviata ai dipartimenti del ministero della Salute da Marco Mattei, il capo di gabinetto del ministro Orazio Schillaci. Nella missiva che ha visionato il Fatto quotidiano si chiede di riorganizzare il ministero che, tradotto, significa rifare tutte le nomine dei dirigenti interni. Si legge: «Sono state riscontrate, da parte dello scrivente Ufficio di Gabinetto, alcune criticità e difficoltà applicative del Regolamento di organizzazione, approvato con Dpcm 30 ottobre 2023, n. 196 (...) Essendo intenzione di questo Ufficio di Gabinetto di novellare il citato Regolamento, si chiede ai Dipartimenti di far pervenire eventuali proposte entro il 5 settembre». Due giorni alla deadline imposta dal capo di gabinetto, ma intanto il ministro si porta avanti. È stato nominato pochissimi giorni fa Gianfranco Nicoletti come presidente della sezione per la ricerca sanitaria del Comitato tecnico sanitario del ministero della Salute. Già Rettore dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Nicoletti dal 2022 ricopre anche il ruolo di segretario generale del Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), mentre il ministro Schillaci all’epoca in cui era rettore di Tor Vergata era anche presidente della sezione del Crui per la Regione Marche. Per Nicoletti il 2025 sembra essere un anno d’oro. Sempre quest’anno infatti è entrato a far parte del Consiglio superiore di sanità (Css), del Consiglio di amministrazione del consorzio Cineca e, su nomina del ministero della Cultura, del Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli.Nuove nomine che andrebbero incontro alla ricostruzione fatta dal quotidiano diretto da Marco Travaglio che insinua che Schillaci voglia cambiare la dirigenza del ministero fatta da uomini e donne di Fratelli d’Italia. Tra i capi dipartimento sgraditi secondo il Fatto ci sarebbero Maria Rosaria Campitiello (Prevenzione, Ricerca ed Emergenze) moglie del viceministro degli Esteri di Fdi Edmondo Cirielli, Francesco Saverio Mennini (Capo dipartimento della Programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Ssn) e Rita Di Nunzio, capo della segreteria politica, già funzionaria di Fdi considerata legata alle sorelle Meloni e indicata come capro espiatorio dello scandalo del Nitag. È da lì che si è consumata la frattura con il ministro tecnico nominato dal partito di Giorgia Meloni. La stessa presidente del Consiglio, per la prima volta dall’inizio del mandato ha espresso irritazione per l’operato di un suo ministro. Non è piaciuto che Schillaci, dopo aver lui stesso nominato il Nitag, fosse tornato sui suoi passi revocandolo per la presenza di due medici critici sul tema vaccini e sui loro effetti avversi, cedendo di fatto alle pressioni degli Ordini dei medici e della comunità accademica, tra tutti virostar come Roberto Burioni e il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Si parlò di dimissioni, ma nessuno dell’esecutivo le chiese e lui non le ha mai presentate e ora intende riformare il regolamento del ministero.La nota di Mattei è del 29 agosto, si annuncia la revisione di un regolamento di due anni fa, che moltiplicava i dirigenti e in alcuni casi ne aumentava competenze e onorari. Il giorno prima, giovedì 28, Schillaci a margine del Consiglio dei ministri, come riporta il Fatto, ha parlato a lungo con Alfredo Mantovano, sottosegretario di Palazzo Chigi, nel tentativo di trovare una sponda. Gli avrebbe detto che non intende più trovarsi in situazioni come quella del Nitag, checché ne pensi l’altro sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, tra quelli più piccati e contrari all’azzeramento del comitato. Giorgia Meloni definì l’azzeramento «non concordato» e viene il sospetto che non sia concordato neanche questo nuovo annuncio di revisione del regolamento del ministero. Delle due l’una, o «chi tace acconsente» e quindi la riforma del ministero e delle nomine è concordata con il partito, oppure questo potrebbe tradursi in un segnale di ulteriore inasprimento dei rapporti. Per il momento non si ha conferma né riscontro.In ogni caso il ministro della Salute prosegue come se niente fosse. Ieri ha annunciato nuove risorse in arrivo dalla legge di bilancio: «Nel 2026 ulteriori risorse rispetto ai 4 miliardi già stanziati». Si dovrebbe arrivare a 6 miliardi e poi ha aggiunto: «Le risorse saranno destinate a risolvere quelle che sono le principali criticità, cioè ridurre la carenza del personale sanitario. Disporre di capitale umano adeguato significa anche poter ridurre i tempi di attesa di visite e di esami diagnostici, significa avere Pronto soccorso non in affanno».
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.